Il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, ha inviato una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e al direttore del Dipartimento Giacomo Giovinazzo, affinché attivino le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità, a causa dell’eccesso di pioggia.
«Per intanto – chiede Coldiretti – va fatta un’accelerazione ulteriore per la liquidazione dei contributi della PAC e del PSR (strutturali, premi a superfici e Uba), relativi all’annualità 2022 e precedenti»
Coldiretti nella lettera a sostegno delle richieste descrive l’attuale fase che si sta registrando nelle campagne della Calabria. «Il maltempo persistente che sta colpendo la Calabria – pur senza conseguenze particolarmente catastrofiche – ha duramente danneggiato molte produzioni che sono state decisamente compromesse. La straordinaria fase meteorologica che stiamo vivendo, fa registrare svariati danni: il grano è molto spesso a terra, il fieno è ammuffito, la frutta è caduta in alcune località e gli ortaggi presenti in campo di fatto sono spesso coperti di acqua. Nelle colture ortofrutticole si riscontrano cascole e marciumi, per le cerealicole e le foraggere registriamo perdite significative di prodotto anche in termini di qualità commerciale».
«Per le produzioni orticole primaverili/estive – viene spiegato – i produttori risultano impossibilitati nel preparare i terreni per i trapianti con ritardi di oltre un mese e i fornitori di piantine, pronti da settimane, registrano la perdita delle piantine stesse che non sono più idonee al trapianto. Fra le ortive un particolare focus sulla patata; per questa produzione le piogge persistenti hanno impedito le lavorazioni dei terreni e la semina rischiando di compromettere irrevocabilmente la campagna di produzione che, negli areali montani, è l’unica coltura che produce reddito per l’impresa agricola. Le recenti straordinarie precipitazioni non hanno risparmiato il settore vitivinicolo creando un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora che può causare gravi danni alle viti e compromettere la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende».
«Tutto – questo precisa ulteriormente Coldiretti – è particolarmente evidente nelle imprese vitivinicole in biologico che hanno, per definizione, una copertura fitosanitaria meno efficace. Anche l’olivo, in aree molto precoci, presenta già la totale cascola dei fiori e dei frutticini».
«A seguito di questa descrizione Coldiretti ribadisce la necessità di attivare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità. Il meteo – conclude Coldiretti – per le prossime ore non lascia presagire nulla di buono tant’è che la Calabria, insieme ad altre regioni, è stata dichiarata zona a gialla». (rcz)