Mezza Calabria brucia, soprattuto nell’area della Città Metropolitana di Reggio si stanno registrando i maggiori disagi. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha annunciato l’arrivo della dichiarazione dello stato di calamità , con aumento di mezzi e personale.
Falcomatà ha convocato un tavolo operativo sull’emergenza per fare il punto della situazione. Circa 170 i roghi che hanno funestato intere aree solo negli ultimi giorni, devastando ettari di terreno agricolo, attività produttive e abitazioni. Gli stessi lavori del tavolo sono stati preceduti da un minuto di silenzio che i presenti hanno voluto osservare in segno di cordoglio e vicinanza alle famiglie delle persone scomparse in questi giorni, Nino e Rita Cilione e all’intera comunità di Bagaladi e alla famiglia di Carmelo Genovese.
Nel corso dell’incontro il Sindaco Falcomatà ha fatto il punto della situazione, con riferimento in particolare all’interlocuzione con la Regione Calabria che, ha affermato il primo cittadino, «ha accolto la nostra richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale che verrà approvata dalla giunta regionale dopodomani. Altre risposte stanno arrivando in merito all’implementazione dei mezzi di soccorso e personale attraverso la predisposizione di nuove squadre di soccorso che sono state dislocate su tutto il territorio regionale e il mantenimento in servizio di canadair fino a quando non sarà cessata l’emergenza, nel quadro del decreto firmato ieri dal presidente del consiglio Mario Draghi che ringrazio. Al Prefetto Mariani, inoltre, chiederemo di istituire un tavolo permanente di coordinamento delle attività di intervento poste in essere dalle forze dell’ordine, anche sulla scorta delle richieste e delle esigenze manifestate dai sindaci. Infine anche la Città metropolitana intende fare la propria parte, in modo particolare in materia di ripristino della viabilità, anche con il supporto del consigliere metropolitano Versace e per individuare strumenti idonei a garantire ristori alle famiglie e alle attività produttive colpite, punto questo su cui stiamo lavorando insieme al consigliere metropolitano Fuda. Da ultimo – ha poi concluso il Sindaco Falcomatà – abbiamo chiesto ai sindaci dei Comuni di deliberare in giunta e consiglio le richieste da portare all’attenzione della Città metropolitana, in modo da avere un quadro chiaro e puntuale rispetto alle azioni da mettere in atto».
Di colpo durissimo hanno poi parlato i sindaci del territorio, che avrà ripercussioni molto forti sul futuro di interi comprensori, specie in ottica di rischio idrogeologico. Per questo, è stato ribadito, occorre sin da ora lavorare per far fronte da un lato all’emergenza che è ancora in atto, in particolare sul versante ionico, ma anche per definire azioni e interventi sui fronti del risanamento ambientale e della prevenzione. Impensabile, hanno inoltre rimarcato i primi cittadini, lasciare intere comunità senza mezzi, risorse e organizzazione adeguata a fronteggiare eventi di questa portata. Non ultimo, infine, un forte richiamo è stato espresso anche in materia di sicurezza e legalità, perché gli incendi sono di origine dolosa, hanno evidenziato i sindaci e occorre fare piena luce su quanto sta avvenendo sul territorio metropolitano.
Presenti fra gli altri, ai lavori del tavolo il consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda, il direttore generale dell’Ente, Umberto Nucara e i sindaci di Bagaladi, Santo Monorchio, Montebello Ionico, Maria Foti, Motta San Giovanni, Giovanni Verduci, Cardeto, Daniela Arfuso, Roccaforte del Greco, Domenico Penna, Roghudi, Pierpaolo Zavettieri, Cittanova, Francesco Cosentino, Calanna, Domenico Romeo, Giffone, Antonio Albanese, Francesco Ierace, assessore comunale Gioia Tauro e il consigliere metropolitano, Antonino Minicuci. (rrc)