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Emergenza Ucraina, nominato un delegato del Rettore per l'accoglienza profughi all'Unical

Emergenza Ucraina, nominato un delegato del Rettore per l’accoglienza profughi all’Unical

di FRANCO BARTUCCI – Si tratta del prof. Alberto Ventura, docente di Storia dei Paesi islamici presso il Dipartimento di Culture, educazione e società, nominato dal Rettore, prof. Nicola Leone, per rafforzare le linee dell’accoglienza dei profughi guardando in questo particolare momento su quanto sta accadendo in Ucraina con il conflitto bellico deciso in forma unilaterale da Putin, ma soprattutto per curare nel modo migliore le iniziative a favore dei profughi e dei rifugiati attuando una programmazione sociale e culturale dell’inclusione.

Dopo le decisioni assunte nei giorni scorsi per accogliere 15 studenti universitari Ucraini concedendo loro delle borse di studio finalizzate a coprire le spese di vitto ed alloggio presso il Centro Residenziale, guidato come presidente dalla prof.ssa Patrizia Piro, in modo da consentire loro di proseguire gli studi universitari, si arriva  con questa ulteriore decisione, che va nella direzione di manifestare al popolo Ucraino tutta la vicinanza e sostegno, a tutela della loro dignità e del loro spirito di libertà e democrazia, quanto di essere  futuri cittadini europei per come sono le loro aspirazioni più volte manifestate in questi anni di circolazione libera nel vecchio continente, soprattutto da parte del mondo giovanile.

Nel Campus universitario dell’Università della Calabria troveranno un ambiente accogliente, colto e libero amante della pace, dato il suo spirito e carattere ormai internazionale per effetto della presenza di mille studenti stranieri di  nazionalità diverse appartenenti a 84 paesi del mondo e tra di questi  vi risiedono 75 studenti ucraini, russi e bielorussi. 

Non è la prima volta che l’Università della Calabria apre le proprie strutture residenziali, didattiche e scientifiche a giovani studenti coinvolti in situazioni di crisi sociali ed economici come l’Albania negli anni ottanta e poi la Serbia e il Kosovo negli anni novanta a seguito dei noti conflitti bellici verificatisi nei Balcani.

Un esempio luminoso con l’Ambasciatrice del Kosovo in Italia – Un impegno e una esperienza che ha prodotto ottimi risultati come ad esempio con la studentessa Lendita Haxhitasim, laureatasi con il massimo dei voti e lode presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria nel 2007, divenuta nel frattempo nel 2019 Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, da quattordici anni indipendente, dopo avere acquisito pure un master in politiche internazionali e lavorato a Bruxelles e Washington, che proprio nei giorni scorsi ha partecipato a Firenze alla cerimonia inaugurale del 238esimo  anno accademico dell’Accademia di Belle Arti, nel corso della  quale intervenendo, chiamata sul palco, ha detto: «Ventidue anni fa ho avuto la possibilità di studiare in Italia, grazie all’impegno e accoglienza degli italiani e alla generosità della nostra comunità storica degli arberesh. Le sfide degli ultimi due anni con la lotta alla pandemia e le complessità dei recenti sviluppi legati alla guerra in Ucraina, mettono ancora di più in risalto l’importanza del diritto allo studio, un principio fondamentale per il patrimonio di ogni società e del mondo intero».

Un rapporto culturale e di collaborazione che l’Università della Calabria ha cercato fin dalla sua nascita, il cui evento cade proprio in quest’anno, istituendo, per decisione del suo primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, la cattedra di letteratura albanese, affidata al prof. Francesco Solano con successione a favore del prof. Francesco Altimari.

Un lavoro che ha creato le migliori condizioni per  tutelare in Calabria questa particolare minoranza linguistica; mentre alla fine degli anni novanta per rafforzare il valore della pace, di fronte ai venti di guerra nei Balcani la Facoltà di Economia, guidata dal Preside, prof. Giovanni Latorre, istituì il corso di laurea triennale “Cooperazione Sviluppo e Pace”.  

Altri nuovi delegati del Rettore Leone – A tal proposito il Rettore, prof. Nicola Leone, ha pure deciso di affidare l’incarico di suo delegato  alla Prevenzione, sicurezza ed emergenza al prof. Carmine Maletta, associato di Progettazione meccanica e costruzione di macchine presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, nonché di coperative associate presso il Cern di Ginevra; mentre viene riconfermato nell’incarico, quale delegata alla Tutela della salute e referente Covid, la professoressa Sandra Costanzo, del dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica.

«La prof.ssa Costanzo – ha dichiarato il Rettore Leone – ha svolto un eccellente lavoro nell’organizzare i vari aspetti legati all’emergenza della pandemia non ancora alle spalle e che necessita ancora di molteplici attività che richiedono grande impegno».

Avendo, infine, lasciato i loro incarichi di delegati la prof.ssa Alessandra Crispini ed il prof. Vincenzo Ferrari, entrati di recente in Senato accademico dell’Università, il Rettore ha nominato al loro posto i docenti Antonella Armentano e Flavio Ponte, che dovranno occuparsi rispettivamente di Laboratori e infrastrutture di ricerca, la prima, e di Relazioni sindacali il secondo. (fb)