Un delicato intervento di asportazione della tiroide in una giovane paziente è stato eseguito nell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Per la prima volta è stata utilizzata una nuova tecnologia di neuromonitoraggio intraoperatorio (Nim) dei nervi laringei. Giovedì scorso l’importante traguardo per l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. Il reparto di Chirurgia diretto dal dott. Manfredo Tedesco, presso cui è stata ricoverata e sottoposta ad intervento la paziente, si è avvalso della tecnica del neuro monitoraggio intermittente NIM Vital™ – nerve monitoring system) che consente al chirurgo di lavorare con maggiore precisione nel preservare i nervi laringei necessari all’articolazione della parola. L’equipe chirurgica era composta dal Dott. Manfredo Tedesco e dal Dott. Ettore Caruso, coadiuvati dall’anestesista Dott.ssa Ilaria Belfiore.
L’intervento di asportazione della tiroide condotto con questa particolare tecnica, necessita di un’equipe plurispecialistica composta da chirurgo, anestesista, endocrinologo e otorinolaringoiatra. Infatti, i pazienti che dovranno essere sottoposti a questo intervento chirurgico effettuano una prima visita presso l’ambulatorio di Endocrinologia del presidio ospedaliero (Dott.ssa A. Fava), una visita otorinolaringoiatra con valutazione pre e post-operatoria della funzionalità delle corde vocali presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Otorinolaringoiatria (Dott. Franco Lucia – Dott. Gianluca Bava). L’intervento condotto con questa tecnica ha permesso di osservare in tempo reale la funzionalità delle strutture nervose (nervi laringei) deputate al controllo della voce, di isolarle e quindi di risparmiarle. Questo importante presidio tecnologico – spiega il Dott. Manfredo Tedesco – permette di tenere sotto controllo la funzionalità dei nervi della laringe, superiori e inferiori, deputati alla regolazione del movimento delle corde vocali, nel corso dell’intervento di asportazione della tiroide.
«L’intervento – come comunicato in una nota dal reparto di Chirurgia del presidio cittadino – si è concluso nei tempi previsti, in assenza di complicanze e lesioni nervose».
«Nella chirurgia tiroidea – si legge inoltre nel comunicato – così come in molti altri ambiti della chirurgia, la tecnologia amplifica il gesto chirurgico supportando l’accuratezza e l’esperienza del chirurgo che resta sempre imprescindibile protagonista». Infatti nell’ultimo triennio sono state eseguite 79 procedure di Tiroidectomia presso l’Unità Operativa Complesso Chirurgia Generale del presidio Ospedaliero di Lamezia Terme. L’utilizzo di nuove tecnologie è un supporto in più a servizio dei pazienti.
La “novità” rappresentata da questa tipologia di intervento, si affianca a tante altre che lo stesso reparto ha messo in cantiere e realizzato negli ultimi mesi nell’ottica del costante miglioramento tecnico-chirurgico”. Il paziente con patologia della tiroide e delle paratiroidi da ora in poi trova un gruppo multidisciplinare (chirurgo generale, otorinolaringoiatra, ed endocrinologo) che si farà carico del suo problema a 360° e sarà capace di risolverlo in tutti i suoi aspetti, sia farmacologicamente che con tecniche chirurgiche tradizionali o mininvasive. (rcz)