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Le vie del grano

FALERNA (CZ) – L’evento “Le vie del grano”

Domani pomeriggio, dalle 16, a Falerna, è in programma l’evento Le vie del grano, organizzato nell’ambito del Festival delle Erranze e della Filoxenia.

Alle ore 16 appuntamento in Piazza Monumento a Falerna paese. Ci si sposterà poi in auto sino ai campi di grano. Alle 17 avrà inizio la mietitura a mano. Alle 18,30 trebbiatura e pesatura. Alle 19,00 molitura. Alle 20,30 degustazione di prodotti tipici.

L’evento costituirà un’occasione irripetibile per rivivere le atmosfere delle campagne calabresi di un secolo fa, quando ancora il grano veniva prodotto in loco usando sementi autoctone, si lavorava a mano, la mietitura era un rito collettivo. Ripercorreremo le varie fasi della lavorazione del grano, impiegando, tecniche e strumenti d’epoca. Il tutto sarà allietato da cibi e musica tradizionale. L’evento si svolgerà coinvolgendo gli spettatori in tutte le tappe della produzione della farina: dalla mietitura a mano alla molitura.

Il grano è – nelle sue tante varietà – la pianta edibile per eccellenza della cosiddetta “triade mediterranea”: grano, olivo e vite, che nel Sud Italia – e in particolare in Calabria – sono state la base della dieta umana. Al grano sono legate antichissime tradizioni religiose. La dea greca del grano e dell’agricoltura era Demetra, succeduta alla “Terra madre” la più antica divinità del Mediterraneo, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, protettrice del raccolto e delle leggi sacre. Naturalmente il grano incarna l’idea della fertilità e della fecondità. I contadini eseguivano la mietitura con gioia per la certezza che avrebbero avuto di che sfamare le loro famiglie per tutto l’anno.

Ma alla festa si aggiungeva il lutto, che il grande antropologo e storico delle religioni Ernesto De Martino chiamava “la messe del dolore”. Una volta falciato il grano occorreva infatti, confidare nella semina, nella crescita ed in un nuovo raccolto. E poiché le carestie erano sempre in agguato, era necessario propiziarsi gli dei. Da qui i molti riti che seguivano alla mietitura. (rcz)