FALERNA (CZ) – Un’asta benefica per salvaguardare l’ambiente

Sabato 17 febbraio l’associazione lametina Logos&Polis, presieduta da Iolanda Baretta, ha organizzato al Riva restaurant lounge bar di Falerna (Catanzaro) “La bellezza salva l’ambiente, asta benefica di opere d’arte”, un’iniziativa solidale con la finalità di raccogliere fondi per l’acquisto di attrezzature professionali idonee alla pulizia delle spiagge.

Durante la serata benefica saranno messe all’asta diverse opere messe a disposizione da noti artisti di gran fama che hanno dimostrato sensibilità e amore incondizionato verso il prossimo e per la salvaguardia del territorio. Gli artisti che doneranno delle loro opere per l’asta di beneficenza sono: Gerardo Sacco, Maurizio Carnevali, Giovanna Rocca, Angelo Accardi, Sonia Bellezza, Antonino Denami, Mara Leone.

«La nostra associazione – è scritto in una nota – è particolarmente attenta alle tematiche ambientali; infatti, negli anni passati abbiamo ideato e realizzato diverse giornate ecologiche per ripulire i nostri lidi abbandonati, in collaborazione anche con altre associazioni ambientaliste attive sul territorio. Da questa sistematica esperienza è nata l’idea di fare un salto di qualità per la risoluzione di una problematica che affligge il nostro territorio da decenni: parliamo dell’inquinamento ambientale e del degrado che da troppo tempo affliggono le nostre spiagge».

La presidente Baretta che tiene a rimarcare: «Solo la bellezza può salvare il mondo. I paesaggi naturali incontaminati; il piacere di passeggiare in strade pulite e ordinate; una bella piazza ornata di piante e di fiori e con tante panchine per favorire i momenti di incontro e socialità dei cittadini. Riscoprire l’importanza di tutto ciò vuol dire educare le giovani generazioni al senso del bello e quindi al senso civico di cittadini attivi e responsabili – incalza la presidente del sodalizio – Solo così può radicarsi la cultura del rispetto della natura e dei luoghi per combattere il degrado delle grandi città e anche delle aree naturalistiche che circondano i centri urbani. Le attrezzature che riusciremo ad acquistare con i proventi dell’asta benefica del 17 febbraio prossimo – conclude Iolanda Baretta – saranno condivise con le altre associazioni ambientaliste del territorio. Solo insieme, mossi da alti obiettivi comuni, potremo realizzare il sogno di far rivivere il bello in ciò che ci circonda». (rcz)

FALERNA (CZ) – Esce “Disturbo”, il nuovo album di Loris Cario

Esce “Disturbo”, il nuovo album dell’artista Loris Cario. Dopo il grande successo dell’album “Elektronica”, il cui ricavato è stato totalmente devoluto al centro diurno disabili Orizzonte felice di Falerna (Cz) è ora disponibile “Disturbo”, il nuovo album interamente autoprodotto dall’insegnante falernese Loris Cario.

12 brani ascoltabili e scaricabili gratuitamente dalla piattaforma YouTube (https://youtube.com/playlist?list=PLuY6SQWqvJQb6nXHjtWteZEsuzJ4h-0z4&si=mr-dYfpgAmPqtLqs).

«Per coloro che amano il tradizionale disco – afferma Cario – è possibile trovare 2000 copie gratuite su supporto cd in molti bar da Lamezia a Paola».

«”Disturbo” – dice Cario – nasce dal bisogno di far conoscere, attraverso la musica, i principali disturbi psichici, di cui c’è scarsa informazione. La musica, dev’essere uno strumento di informazione e di prevenzione, e, soprattutto, deve avere sempre un occhio verso gli altri».

«Sto lavorando su un nuovo album gratuito – dice – in uscita ad aprile, che parlerà dei miei idoli di gioventù: da Vandana Shiva a Don Milani, passando per Pau Dones arrivando a Nadia Toffa. Buon ascolto». (rcz)

FALERNA (CZ) – Venerdì si presenta il libro “Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato”

Venerdì 28 luglio, a Falerna, alle 20, al Circolo Culturale Lo Scarabeo, sarà presentato il libro Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato di Antonio Cannone, edito da Pellegrini per la collana Mafie diretta da Antonio Nicaso.

Insieme all’autore saranno presenti Walter Aversa e l’avvocato Luigi Muraca. Con questo ultimo saggio, lo scrittore e giornalista lametino, torna sul caso del poliziotto Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano uccisi dalla mafia a Lamezia Terme il 4 gennaio 1992. Nel libro si parla di particolari fino ad oggi sconosciuti. Aspetti intimi da un lato, ma anche di natura pubblica per ciò che rappresentava l’attività del sovrintendente Salvatore Aversa.

Un quadro vasto e complesso che emerge dalla testimonianza diretta ed esclusiva del primogenito della coppia, Walter che, nel dialogare con l’autore, non si sottrae ad evidenziare i lati oscuri della vicenda, a partire dal falso racconto della supertestimone, Rosetta Cerminara e dalla condanna, nel 2020, da parte del Tribunale di Salerno del Pm dell’epoca. Ma uno dei particolari più “scottanti” e sconosciuti all’opinione pubblica e alla stampa, è quanto accaduto poche ore dopo l’agguato mortale. “Tre uomini fecero ingresso a casa nostra, a poche ore dall’agguato. Due di loro, mai più visti, per un’ora e mezza rimasero chiusi nella stanza di mio padre. Cosa cercassero nessuno lo ha mai saputo”. Rimane un grande interrogativo “Chi ha fatto sparire le carte delle indagini su cui mio padre lavorava?”. Salvatore Aversa aveva capito che c’erano dei poteri forti, c’era qualche cosa di molto pesante che si stava organizzando contro di lui. La ‘ndrangheta in quegli anni sconfisse lo Stato. Walter parla di “menti raffinate che lavoravano a stretto contatto con le famiglie criminali lametine e non solo”. (rcz)

Domenica a Falerna torna “Le vie del grano, dalla mietitura alla produzione del pane”

Domenica 23 luglio, a Falerna, a Piazza Monumento, è in programma la nuova edizione de Le vie del Grano, dalla mietitura alla produzione del pane, organizzata da I briganti del Mancuso nell’ambito del Festival delle Erranze e della Filoxenia.

Si tratta del penultimo evento della fortunata rassegna dei paesi dell’area dei monti Reventino e Mancuso che si concluderà il 12 agosto con il tradizionale “Concerto per la foresta” (quest’anno due arpe e percussioni) con annessa breve escursione nella Faggeta di Condrò, a Serrastretta.

Anche nel caso de “Le vie del grano” si tratta di un evento che si ripete ogni anno ed è volto a rinverdire i fasti di una delle più importanti pratiche agricole della Calabria, caduta in disuso (ma oggi nuovamente in espansione) dacché la coltura del grano è fortemente diminuita e i preziosi chicchi sono stati importati dalle Americhe o dall’Est Europa. Da almeno un decennio – ed oggi ancor più per via delle ripetute crisi del grano dovute alla guerra in Ucraina – anche in Calabria c’è chi ha pensato bene di riprendere questa pratica agricola sia per produrre grani tipici che rischiavano di sparire, sia per tornare all’autosufficienza. Naturalmente, in un’epoca in cui la domanda di grano è così pressante in tutto il Mediterraneo, la coltura ha assunto anche una forte valenza economica. Soprattutto se associata anche alla produzione di pasta, pane e di tutti gli altri prodotti realizzati con la farina che poi finiscono sulle tavole degli italiani.

Ricorda il grande geografo Lucio Gambi che ancora a fine Ottocento e quindi già nella fase del declino della coltura, ben 180.000 ettari di territorio Calabrese era adibito a grano. Il Marchesato Crotonese era, in particolare, la zona da cui il grano veniva addirittura esportato nel resto d’Italia. Ma anche nei piccoli paesi di montagna, come Falerna, ogni terreno in piano era adibito a grano ed ogni paese aveva il suo proprio granaio dove la popolazione si approvvigionava. Per non parlare dei numerosi mulini ad acqua che dai chicchi producevano la farina. Quella del grano è quindi una coltura tradizionale del Sud e della Calabria. In questo senso, gli organizzatori dell’evento, in piena coerenza con la missione del Festival, hanno inteso contribuire alla ripresa di un’attività agricola vocazionale ed ormai strategica per l’area dei monti Reventino e Mancuso. 

Oltre alle attività manuali delle varie fasi della lavorazione, si svolgerà poi una vera e propria festa, con anche cibo e musica. (rcz)

FALERNA (CZ) – Giovedì il concerto della Banda Musicale “Città di Falerna”

Si terrà giovedì 5 gennaio alle 17, presso la chiesa di S.  Tommaso D’Aquino a Falerna, l’Overture 2023, il tradizionale concerto di capodanno della Banda musicale “Città di Falerna”, diretta dal Maestro Francesco di Rende.

L’evento, giunto alla XXIX edizione, ritorna ad accogliere il nuovo anno  all’insegna della musica e della bellezza, con la speranza e l’augurio di  vivere questo 2023 nella serenità e nella gioia. Un’occasione per  concludere le feste insieme ascoltando i brani di alcuni dei più grandi  compositori quali Elgar, Rossini, Piantone, Bernstein, Zimmer, Lumbye e  Lincke. (rcz)

A Falerna si è parlato di violenza di genere col Centro Antiviolenza Demetra di Lamezia

Importante incontro sulla violenza di genere si è svolto, nei giorni scorsi a Falerna, con il Centro Antiviolenza Demetra di Lamezia Terme.

Il Centro, infatti, promuove, con un lavoro incessante, azioni atte a arginare le occasioni di violenza, saperle riconoscere, informare i cittadini e rafforzare le relazioni con le Istituzioni.

Il sindaco Francesco Stella, l’assessore al Turismo Sergio Ibisco,  hanno chiesto  di agire “Insieme per una risposta articolata al territorio” e Roberta CretellaAnna FazzariRenata Tropea, sono intervenute per conto del CAV Demetra, sui temi della violenza di genere, sulle azioni possibili e sulle modalità di lavoro più che decennale che il Centro ha maturato, portando con sé la testimonianza di modifiche di Legge, l’istituzione di presidi come il percorso rosa e l’ anticipazione, avvenuta in origine, dalla fondazione di Demetra, di un Cav che nasceva in seno e per volontà condivisa tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni attive sul territorio della città.

«Una problematica che non è difficile definire un allarme sociale, – ha detto il sindaco Stella in apertura di incontro –  che ha un retaggio culturale antico ma che oggi, nel 2022 è ancor meno accettabile che in passato, alla luce di percorso faticoso alla conquista dei diritti delle donne».

«La paura resta l’ ostacolo più grande  alla denuncia, allorquando situazioni di violenza accadono, soprattutto all’ interno delle famiglie. Ma è responsabilità sociale – ha concluso il sindaco di Falerna – aiutare le donne ad uscire dai circuiti della paura e della violenza, ecco perché sensibilizzare con incontri, come quello che abbiamo voluto questa sera, rimane un dovere per una società che vuole progredire».

Un lavoro costante e spesso nell’ ombra, ma di sensibilizzazione e ascolto è quello svolto allo sportello del centro Antiviolenza «non solo di Demetra, – ha dichiarato Roberta Cretella, operatrice infront del CAV – ma così per ogni centro, dove l’ accoglienza di una telefonata o di uno sguardo sappia indirizzare ad un lavoro di coordinamento che vede tappe successive con lo psicologo, l’ avvocato o anche con la rete sanitaria ospedaliera o di base, con le forze dell’ ordine e di concerto anche con i servizi sociali dei comuni».

La testimonianza diretta è stata data dalla psicologa del Centro Lametino Educazione Social (CLES), Anna Fazzari, che pone l’accento sulle «Tante storie di cui potremmo portare, purtroppo, l’esempio, per prendere coscienza che la violenza è un atto che nasce prima e non solo quando si arriva all’ estremo atto del femminicidio, e per questo, può essere riconosciuto e affrontato con l’aiuto dei centri antiviolenza, in grado di mettere a sistema azioni congiunte di protezione e superamento della violenza».

E anche sul tema del saper riconoscere la violenza, anche quando essa si nasconde dietro un semplice mal di testa o lesioni celate come cadute accidentali, con cui spesso la donna arriva in pronto soccorso, si focalizza l’intervento di Renata Tropea, Associazione Italiana Donne Medico, altro partner del CAV Demetra.

«Il percorso rosa, attivo all’ ospedale di Lamezia è uno spazio che abbiamo conquistato per le donne, – ha detto Tropea – perché possano sentirsi al sicuro e protette, da lì parte una rete sociale importante, quella costruita insieme a Demetra, in grado di mettere in sicurezza la donna. È un lavoro di continua formazione anche per noi sanitari – e, conclude – una ulteriore responsabilità alla quale siamo chiamati e per la quale non possiamo e non vogliamo girarci dall’altra parte».

Numerosi gli interventi dal pubblico, con domande pertinenti l’ operatività del Centro e in chiusura anche il saluto di Stefania Mendicino, Avvocato del CAV Demetra per conto dell’ Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e i Minori. (rcz)

Il Festival delle Erranze e della Filoxenia fa tappa a Platania e Falerna

Il bFestival delle Erranze e della Filoxenia, organizzato da Francesco Bevilacqua, per il mese di luglio fa tappa a Platania e Falerna, con una serie di iniziative che prendono il via domani, con l’escursione guidata dallo stesso Bevilacqua sul Monte Mancuso a Falerna.

Organizzata da I Briganti del Mancuso, si tratta di una meravigliosa escursione ad anello fra i comuni di Falerna e Nocera Terinese: Piano de Aglio, Timpe di Manca, Granci, Pietra dello Strempato, Pietra dell’Orso, Pietra del Corvo, Fossa del Lupo, Piano de Aglio.Appuntamento a Piazza Monumento di Falerna alle 8,30.

Si prosegue, poi, il 10 luglio con il concerto a Fossa della Chiesa a Platania e organizzato dalla Pro Loco. Alle 19.30, all’aperto, in un punto eccezionalmente panoramico, si esibirà il Duo Vivi con Veleria Piccirillo (violino) e Valerio Mazza (chitarra).

Il 16 luglio il Festival torna a Platania, al Parco Culturale Letterario “F. Mastroianni”, con la conversazione sul tema Viaggio in Calabria attraverso i capolavori dell’arte, in programma alle 17. Alle 22, sull’anticima del M. Reventino Quindi uscimmo a riveder le stelle, serata di musica, poesia ed osservazioni astronomiche. Il tutto, sempre, con l’organizzazione della Proloco di Platania.

Domenica 17, a cura della Pro Loco di Platania, nella piazza del paese, alle 16 giochi popolari; alle 17,30 visite guidate al Parco Culturale e Letterario F. Mastroianni ed al Museo Valentino De Fazio; alle 21.30 concerto del cantastorie Andrea Bressi con il suo gruppo e gli strumenti della tradizione popolare del Reventino.

Il 24 luglio, a cura de I Briganti del Mancuso, a Falerna, è in programma la seconda edizione de Le vie del grano, con dimostrazione delle antiche pratiche della mietitura. (rcz)

Stati Generali del Turismo calabrese: di scena sindaci e Università

È una corsa per recuperare 50 anni di inettitudini: il turismo calabrese – di cui si stanno svolgendo a Falerna gli Stati generali – è sempre stato all’insegna dell’improvvisazione e delle bizzarrie; soldi buttati via senza alcun ritorno, né economico, né di immagine. La Calabria ha i suoi tesori, ma restano sconosciuti ai più. Perché? La risposta stanno tendando di darla questi Stati generali che stamattina saranno chiusi dalle conclusioni del Presidente Roberto Occhiuto, in quale, in verità, ha le idee ben chiare, almeno per quel che riguarda la necessità di ricostruire la reputazione di una terra maltrattata dai media, ricordata solo in occasioni nefaste per mafia e malaffare, dimenticata per tutte le sue reali ricchezze: paesaggistiche, archeologiche, naturalistiche, culturali. Il caso dei Bronzi, di celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento nel mare di Riace, dà l’idea della grande disorganizzazione che fino a oggi ha caratterizzato la regione. Un’0ccasione unica per far parlare – bene, benissimo – della Calabria e dei suoi tesori, che sta rischiando di perdersi dietro qualche esibizione canora di grido (con tutto il rispetto per Bocelli, ma i calabresi possono tranquillamente farne a meno) e qualche manifestazione di sapore folcloristico. Ma ne riparleremo. Oggi dobbiamo occuparci degli incontri di Falerna.

In scena gli amministratori locali, desiderosi di far conoscere le proprie idee, le aspirazioni, i suggerimenti utili a valorizzare il marketing del territorio. E, soprattutto, le Università (che a proposito di turismo non è quasi mai stata consultata) e le varie associazioni categoriali, ognuno con la sua “ricetta” magica che probabilmente finirà in uno dei tanti cassetti avidi di polvere (e di dimenticatoio) della Regione.

L’assessore Orsomarso è stato sincero, sprizzando persino ottimismo: «Se siamo rimasti indietro di 50 anni forse le responsabilità non sono circoscrivibili. Oggi, però, dobbiamo e possiamo ripartire con una lunga corsa verso questa Calabria Straordinaria, che deve anzitutto riorganizzarsi, che non può permettersi più superficialità ed approssimazione. Dobbiamo smettere di essere la regione che ha sempre dei “ma” e dei “però” come risposta ad ogni proposta e ad ogni cosa positiva. La nostra prima sfida è superare l’autolesionismo con l’ottimismo, il sorriso e l’entusiasmo». Il brand Calabria Straordinaria – secondo l’assessore al Turismo e al marketing territoriale – è vincente: «ombrello e progetto quadro di tutta la futura comunicazione turistica regionale e, al tempo stesso, progetto di riscrittura della narrazione turistica sulla base dei suoi marcatori identitari distintivi. Del resto – ha evidenziato  Orsomarso – la Calabria è meno accidentata e meno inaccessibile di altre destinazioni di successo. Pertanto serve soltanto più capacità di riorganizzarsi e maggiore autostima e conoscenza rispetto alla propria identità distintiva. Basterebbe guardare con gli occhi dei turisti, così come confermano anche i dati di Demoskopika».

Il presidente di questo istituto di ricerca, Raffaele Rio, si è soffermato sulle criticità e sulle prospettive della destinazione Calabria. Rio ha manifesto i complimenti all’assessore Orsomarso per «l’approccio identitario del tema definendo quella portata avanti una vera e propria operazione di trasparenza sulla costruzione del Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile (Prsts) 2023-2025». Il presidente di Demoskopika ha illustrato anche i risultati del Regional Tourism Reputation Index per il 2021 evidenziando come «nell’ambito dei turisti autoctoni, che nell’indagine vengono suddivisi in identitari, esterofili e nazionalisti, è sui primi che bisogna concentrare gli step iniziali. La stima della spesa turistica in milioni di euro generabile dai turisti autoctoni nello scenario di una vacanza in Calabria è, infatti, pari a 343 milioni di euro. Il clima – ha concluso – incontra gli interessi del viaggiatore; attenzione al buon rapporto prezzo/qualità; mare incantevole rappresentano i primi tre posti del sentiment trainante riportato dall’Index di Demoskopika, a differenza delle ricostruzioni interne ed autolesionistiche nelle quali spesso ci si imbatte nella stagione estiva».

Bastasse un brand – per quanto suggestivo – a risollevare le sorti di una regione che potrebbe vivere solo di turismo, ma non è così. Servono competenze, capacità e professionalità: si spenda quello che serve, se i risultati diventano fatti concreti e si trasformano in numeri reali. Scurdammoce o’ passato – dicono a Napoli: non è una speranza, ma una vera necessità. (aer)

FALERNA (CZ) – Consegnato il Premio La Giugna

Nei giorni scorsi, a Falerna, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Letterario regionale La Giungla, giunto alla terza edizione, organizzato da Pietro Caligiuri, Gaetano Fera e Luigi Talarico.

Per la sezione Saggistica, il primo premio è stato assegnato a Anna Dora Rocca, docente, giornalista e presidente di AiParc Lamezia e Paolo Marraffa, esperto di sostenibilità per il testo Verso la Società 5.0 Delfino editoriale, secondo posto per Claudio Cavalieri con il saggio Tumulti, Rubbettino editore; terzo posto per Armando Orlando con Lo sguardo di Clio, Calabria Letteraria editrice.

Per la sezione poesia, primo posto alla professoressa Marinella Vitale con Il tramonto del giorno, Calabria letteraria Editrice,  secondo posto a Ramona Nicotera con Il canto del servo pastore, Calabria Letteraria editrice; terzo posto per Giovanni Mazzei  con Adolescenza senile, Youcanprint. Per la categoria narrativa primo posto a Daniela Grandinetti con Le mani in tasca, Augh!Edizioni, secondo posto ad Antonio Chieffallo con Non vergognatevi di me, sono innocente, Luigi Pellegrini editore; terzo posto Giuseppe Donato con Mio caro Klaus, Rubbettino editore.

Premio fuori concorso per Gaetano Fera ed il suo Profumo di cedro nel rambutan e nei datteri, Conti Tipocolor edizioni.

Premio anche al docente dell’Unical Tullio Romita, coordinatore del corso di laurea magistrale in  valorizzazione dei sistemi turistico culturali, del corso di laurea triennale in scienze turistiche e direttore del master in progettazione e gestione di turismo delle radici in quanto ha detto Caligiuri:«È il terzo anno che il Premio La Giungla è conferito anche a persone impegnate per la promozione turistica, quest’anno il premio va al docente Romita con il quale è in programma una attiva collaborazione di promozione turistica territoriale».

La giuria, costituita dalle docenti Vittoria Butera, Maria Grazia Giudice, Ippolita Luzzo e gli organizzatori del prestigioso riconoscimento, hanno inteso premiare i premi tre classificati di ogni categoria con una targa e il primo classificato di ogni categoria con un ulteriore premio consistente in un pregiato prodotto artigianale realizzato dagli sponsor lametini:  Bruno Caputo, Tonino Piccione artigiani degli orologi che hanno offerto al primo classificati della sezione saggistica e narrativa un orologio di loro produzione e Carmine Fusaro, artigiano di penne, che ha offerto una sua produzione  al primo classificato della sezione poesia. (rcz)

Nubifragio a Falerna e Gizzeria, Fisascat: Un tavolo tecnico per sostenere chi ha subìto danni

Il segretario regionale della Fisascat CislFortunato Lo Papa, in merito al nubifragio a Falerna e a Gizzeria dove imprenditori e commercianti hanno dubìto danni, perso merce, infrastrutture e mobilio, ha chiesto di convocare un tavolo tecnico «che tenga presente le caratteristiche della zona, e punti a renderla più sicura e meno vulnerabile alle calamità naturali ma, allo stesso tempo, predisponga una rete di sicurezza per chi dovesse, invece, essere vittima di danni».

«Ricordo – ha sottolineato il cislino – che tutte le misure prese per arginare fenomeni di questo tipo sono state a spese dei singoli, senza avere alcuno sgravio o sostegno nonostante esercitassero in una zona a grave rischio di erosione costiera. Si deve anche a questi imprenditori, ristoratori, baristi, commercianti e a tutti i lavoratori con loro impiegati, se molti turisti scelgono di trascorrere qui le loro ferie».

«Ecco perché saperli completamente senza aiuti o sostegni è qualcosa che non condivido – ha rimarcato Lo Papa – e sul quale bisognerebbe iniziare a ragionare».

«A chi con sacrificio ha superato questi anni duri, magari scegliendo proprio questa estate per inaugurare nuove attività – ha concluso Lo Papa – va il mio pensiero e la mia vicinanza sperando possa  mettere in moto un nuovo modo di pensare e gestire le attività economiche costiere».  (rcz)