A scendere in campo sono i rappresentanti più autorevoli delle filiere turistiche calabresi che hanno sposato in pieno la causa di “Jewish Calabria”, percorso itinerante audiovisivo voluto da Calabria Film Commission e dalla Regione Calabria per promuovere i primati mondiali di questa Regione nel settore dei Beni culturali ebraici, patrocinato dall’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane).
Secondo Giuseppe Zampino, presidente Fiavet Calabria: «La prima cosa che dovrebbe fare la Regione è inserire nel portale istituzionale la pagina facebook Movimento giudecche di Calabria, che dovrebbe essere pubblicizzata e conosciuta in maniera strategica a tutto il mondo ebraico. Noi cercheremo in tutti i casi di dare il giusto apporto alla promozione turistica calabrese ma non soltanto in Calabria, in tutta Italia. Come agenzia di viaggi e tour operator abbiamo circa 1000/1200 agenzie con noi associate e a loro volta tantissimi clienti. Sicuramente daremo voce alla cultura ebraica così diffusa fra i nostri borghi affinché la Calabria possa essere esportata e allo stesso tempo importata da quel turismo ebraico che è un turismo attento, colto, sensibile».
Stessi toni entusiastici per Domenico Cappellano, console regionale per la Calabria del Touring club italiano: «Il turismo ebraico di oggi è solo apparentemente di nicchia. In realtà offre potenzialità enormi: se si riesce a intercettare la grande massa di persone che professano da una parte la religione ebraica ma dall’altra sono interessate al messaggio di sincretismo culturale che esprime la nostra regione per venire a vedere luoghi importanti come Reggio Calabria, dove è stato stampato il primo Commentario al Pentateuco, la Sinagoga di Bova Marina e gli altri centri minori ove si trovano le testimonianze ebraiche, inneschiamo un movimento turistico di dimensioni infinite, autorevole, cosmopolita».
Si dicono pronti anche gli albergatori, dalle parole di Fabrizio D’Agostino, presidente di Federalberghi Calabria: «I 20 milioni di ebrei che ci sono nel mondo si caratterizzano per una grande apertura mentale e culturale e cercano proprio questi posti che rappresentano la loro storia. E proprio per questo motivo noi chiediamo alla Regione Calabria di trasformare queste nicchie di turismo in una rete turistica, perché è proprio attraverso questa comunicazione di rete che poi consente a noi albergatori di elaborare un’offerta sensibile e attenta. Ormai è finito il mondo dell’albergo che riceveva la telefonata per la prenotazione alberghiera. Ormai comandano i nostri device, che sono i nostri cellulari che, secondo una statistica, tocchiamo ben 8000 volte al giorno. Dobbiamo agire a livello tecnologico per attrarre un turismo di livello».
Intanto la Calabria debutta sulle testate israeliane con dei mini video redazionali rivolti ai cittadini dello Stato di Israele, oltre 10 milioni di persone. I mini “video content” raccontano a un target interessato alcune eccellenze della cultura ebraica calabrese. In primis Bova Marina, poi Santa Maria del Cedro e quindi Nicotera. A questi video seguirà un’attività di promozione che coinvolgerà le più importanti testate ebraiche israeliane e quelle ebraiche diffuse nei Paesi della diaspora ebraica in primis Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada. (rcz)