Anche i segretari regionale di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Bruno Costa, Michele Sapia e Nino Merlino sono scesi in piazza, a Catanzaro, insieme ai lavoratori del comparto agricolo e della pesca, per porre all’attenzione del governo territoriale le problematiche relative alle lavoratrici e lavoratori del comparto agricolo e della pesca, esclusi da ogni forma di ristoro in seguito alle chiusure e alla riduzione dell’attività dovute alla pandemia.
Assieme a loro, anche Luigi Veraldi, segretario Cgil Calabria e Antonio Cimino, segretario Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo.
La decisione di continuare la mobilitazione sta tutta nel fatto che ancora non sono state date le adeguate risposte a quei lavoratori, indicati per tanti mesi come essenziali e che hanno assicurato cibo fresco sulle nostre tavole, e che ancora una volta sono stati esclusi dal diritto a qualsiasi “sostegno”, malgrado abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid.
I sindacati chiedono unitariamente a Governo e Parlamento di modificare il Decreto Sostegni poiché “discrimina il mondo del lavoro agricolo”, e di scongiurare la reintroduzione dei voucher come modalità di assunzione in agricoltura e per garantire per l’anno 2020 le stesse giornate di lavoro svolte nel 2019 ai fini della disoccupazione agricola.
Una delegazione dei rappresentanti sindacali ha consegnato alla dottoressa Richichi, delegata dal prefetto Maria Grazia Cucinotta, il documento unitario delle segreterie regionali e territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil con cui rivendicano – oltre alla garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale delle stesse giornate di lavoro del 2019 – «il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi, la tutela dei lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica, il riconoscimento di una Cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività della pesca».
Le Federazioni nazionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil da tempo chiedono il riconoscimento della clausola sulla condizionalità sociale nella Politica agricola comune, per «fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali, continuando ad esprimere la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori, esprimendo l’esigenza di rinnovare rapidamente i controlli provinciali visto che le trattative sono bloccate in quasi tutti i territori».
«In questa occasione, le Federazioni territoriali in sinergia con le Federazioni regionali – si legge ancora nel documento consegnato al prefetto di Catanzaro – in un territorio come quello calabrese nel quale agricoltura e pesca rappresentano settori trainanti, ribadiscono l’importanza delle azioni di prevenzione e di informazione per contrastare il caporalato e il lavoro nero in agricoltura, avviando anche momenti di confronto territoriale e regionale e delle iniziative utili a valorizzare il settore della pesca, attivando il Tavolo Azzurro, ribadendo l’importanza di concludere la trattativa per il rinnovo dei contratti provinciali agricoli in tempi contenuti a conferma della necessità di sostenere il lavoro dignitoso nel comparto agricolo».
Le Federazioni, infine, assicurano «saranno in prima linea per continuare a sostenere il valore del confronto, della contrattazione e della bilateralità, che rappresentano importanti strumenti per una regione in perenne crisi socio-economica e fortemente provata anche dall’attuale pandemia». (rcz)