«Con il presidente Bonomi abbiamo chiesto che il Recovery Plan diventi uno strumento di trasformazione del Paese, dell’economia e dell’organizzazione dello Stato e che coinvolga maggiormente le imprese che da tempo chiedono le riforme utili a far diventare l’Italia più efficiente, aperta, inclusiva» ha dichiarato Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza, nel corso del Caffè Corretto con idee ed analisi economiche, a cui ha preso parte il direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti.
Amarelli ha rimarcato il senso dell’iniziativa «tesa ad allargare la visione degli imprenditori, già normalmente proiettata sul futuro. In maniera veloce e diretta siamo stati aggiornati su dossier e progetti che hanno ricadute ed implicazioni sulle attività produttive, grazie alla fondamentale azione di lobby svolta da Confindustria. C’è necessità di rilanciare l’economia, e di costruire il futuro dei nostri territori. Questo significa far crescere le aziende e l’occupazione, molto dipenderà dall’efficacia dei provvedimenti su cui si sta concentrando l’azione del Governo a livello nazionale ed europeo».
Il Recovery, per Amarelli, «per il Sud e la Calabria si tratta di una occasione importante perché possiamo utilizzare fondi ingenti per realizzare interventi che aspettiamo da decenni».
Le misure in discussione in Parlamento hanno catalizzato l’attenzione dei partecipanti, Pnrr in primis, «il cui obiettivo – ha dichiarato il direttore Mariotti – è guardare al futuro con misure di sostegno per l’economia ed interventi riformatori di cui c’è grande bisogno, che richiederanno una coesione politico sociale di non poco conto e che auspichiamo vengano attuate a breve per dare esecuzione al piano». Il riferimento è alle riforme che interessano la pubblica amministrazione, la giustizia civile, la semplificazione e la concorrenza.
Le risorse fornite attraverso il Dispositivo di ripresa e resilienza della Ue sono pari a 191,5 miliardi. L’esecutivo ha deciso di stanziare ulteriori 30,6 miliardi per il finanziamento di un Piano nazionale complementare da affiancare al dispositivo europeo. Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento, tesi a ridurre le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali.
Sul tema del Pnrr, è intervenuto anche il vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca, che ha parlato di un progetto strategico complessivo su cui punta l’organizzazione degli industriali per valorizzare al meglio la “risorsa mare” in tutte le sue articolazioni economiche e tradurla in una leva di sviluppo per l’intero Paese, avviando un lavoro che coinvolge le rappresentanze settoriali e territoriali di tutto il Mezzogiorno, di cui ha parlato anche il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara.
«La logistica e i trasporti – ha sottolineato Natale Mazzuca – sono vitali per l’economia e determinanti nei processi produttivi. Serve un’idea integrata di sviluppo, una politica unitaria per essere più incisivi nell’interlocuzione con le Istituzioni».
Gli interventi sono stati moderati dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda. (rcs)