;
Gallico-Gambarie, dal caminetto del Rotary ottime notizie: «I lavori sono al 93 per cento di avanzamento»

Gallico-Gambarie, dal caminetto del Rotary ottime notizie: «I lavori sono al 93 per cento di avanzamento»

I lavori di realizzazione della strada a scorrimento veloce Gallico – Gambarie sono completati al 93%, ed entro la primavera del prossimo anno l’opera sarà finita. È quanto emerso dal caminetto svoltosi a Gambarie d’Aspromonte e organizzato dal Rptary Club Reggio Calabria.

Il partecipato momento di informazione pubblica, moderato dall’ingegnere Giovanni Suraci, socio rotariano, ha avuto un taglio eminentemente tecnico. I lavori sono stati introdotti dal presidente del Rotary Club Reggio Calabria, Giampaolo Latella: «I tempi per l’entrata in esercizio della Gallico-Gambarie non saranno lunghi e quel sogno a lungo accarezzato si appresta a diventare realtà dopo aver superato avversità di ogni tipo, dalle aule di tribunale alle alluvioni».

«La testimonianza più bella che ci lascia questo caminetto – ha detto – è che la Calabria è una terra con tanti problemi ma ricca di persone serie, grandi lavoratori che nel pubblico e nel privato  operano quotidianamente con dedizione, senso del dovere, passione ed entusiasmo. Speriamo che il Rotary abbia contribuito a prestare un servizio alla cittadinanza rendendo edotta l’opinione pubblica sui notevoli progressi compiuti».

Ai saluti del consigliere comunale di Santo Stefano in Aspromonte, Giovanni Trapani, del presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Reggio Calabria, Francesco Foti, e del consigliere nazionale dell’ordine, Domenico Condelli, è seguita la relazione di Domenica Catalfamo, oggi dirigente del settore Ambiente della Città Metropolitana, già primo responsabile unico del procedimento e dirigente del settore Viabilità della Provincia di Reggio dall’avvio dell’iter di finanziamento sino al 2020, quando è stata nominata assessore alle infrastrutture della Giunta regionale presieduta dalla compianta Jole Santelli. L’ingegnere Catalfamo ha illustrato «il complesso iter che ha condotto ad ottenere dalla Commissione Europea 65 milioni di euro per la realizzazione dell’unica grande opera finanziata con il finanziamento europeo per il periodo di programmazione 2007-2014».

Da parte sua, il dirigente del settore Viabilità della Città metropolitana, Lorenzo Benestare, ha snocciolato tutti i numeri di questa grande opera per tutta la vallata del Gallico, analizzando nello specifico tutte le tipologie costruttive di viadotti, rilevati, opere provvisionali ed opere idrauliche propedeutiche alla realizzazione dell’infrastruttura viaria. «Dal punto di vista operativo – ha sottolineato – il primo tratto è pronto al 96% e si spera possa essere messa in esercizio nei prossimi mesi».

Il direttore dei lavori, Bruno Polifroni, ha affermato che la Gallico-Gambarie è ormai una realtà. Il tratto principale “Mulini-Ciarro” è al 96% di avanzamento, mentre il tratto aggiuntivo “Ciarro-Podargoni” è prossimo al 75%, dunque nel complesso, l’opera è oggi al 93%.

«Entro quest’autunno – ha aggiunto – il primo dei due tratti dovrebbe essere reso disponibile al pubblico, ed entro la primavera 2025 lo sarà l’intera costruzione. Un cantiere molto tecnico, multidisciplinare, capace di sottoporci grandi sfide, a cui non ci siamo sottratti. Siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte per materializzare una infrastruttura che è da sempre nei sogni di tutti e che certamente lascerà il segno nella storia reggina».

Il direttore tecnico di cantiere, Antonio Casciano, infine, ha portato i saluti del gruppo AVR che sta portando il cantiere verso il completamento con enormi sforzi, «onorando con serietà il contratto e dimostrando grande responsabilità nei confronti dell’Amministrazione metropolitana oltre che verso tutto il territorio. L’opera ha coinvolto oltre mille risorse nel ciclo costruttivo diretto, cui devono aggiungersi le ricadute indirette dei vari servizi accessori.  La costruzione ha visto protagoniste, sotto la gestione tecnico-operativa di AVR, imprese provenienti da ben 11 regioni italiane, con materiali di alta qualità e prodotti ad elevata tecnologia di fornitori leader anche in ambito europeo». (rrc)