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Al Museo Archeologico l'evento "Il mare testimone e custode della storia”

GIOIA TAURO – Al Museo Archeologico l’evento “Il mare testimone e custode della storia”

Domani pomeriggio, alle 17, al Museo Archeologico Metàuros di Gioia Tauro, è in programma l’incontro Il mare testimone e custode della storia, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.

L’evento è stato organizzato dal Museo in collaborazione con la Lega Navale Italiana -Delegazione di Gioia Tauro- Lega Navale Italiana Sez. Campomarino di Maruggio, il Premio Internazionale Colonie Magna Grecia, i Club Rotary di Palmi, Polistena e Gioia Tauro, ed il Patrocinio del comune di Gioia Tauro e rientra all’interno della programmazione Seminariale del Premio Internazionale Colonie Magna Grecia “Arialdo Tarsitano”.

L’evento organizzato, con l’intento di diffondere e riflettere sulla pregnanza del Patrimonio Culturale Subacqueo, si articolerà in una pluralità di riflessioni all’interno dell’attività Seminariale Il mare testimone e custode della storia che si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale alle Cisterne, complesso storico/architettonico che attualmente ospita la Biblioteca Comunale e i locali temporanei del Museo Archeologico Métauros.

Un omaggio all’interno degli eventi che si sono disseminati nella nostra regione che quest’anno ha voluto festeggiare i Cinquant’anni in cui questi due eroi venuti dal mare sono diventati tra le sculture antiche più celebri al mondo, un’occasione per far scoprire aspetti della cultura millenaria Calabrese ed in assonanza anche le sfaccettature ed i tesori subacquei e dei territori come Gioia Tauro narrati nei contenitori museali.

La comunicazione Culturale come risorsa inclusiva per tutti i livelli di pubblico, che vuole essere una riflessione sulla partecipazione al patrimonio culturale estesa a tutti i cittadini. 

In accordo con la Convenzione di Faro, che promuove una comprensione più ampia del patrimonio culturale e della sua relazione con le comunità e la società, riconoscendo che gli oggetti e i luoghi non sono, di per sé, ciò che è importante del patrimonio culturale; essi sono importanti per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano. (rrc)