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Giuseppe Dossetti a 25 anni dalla morte nel calendario di Nella Matta

Giuseppe Dossetti a 25 anni dalla morte nel calendario di Nella Matta

di MARIA SERGIOCi sono eventi unici ed esclusivi per qualità organizzativa e contenuto che vanno portati agli onori delle cronache al fine di essere condivisi da coloro che abbiano perso l’occasione di potervi partecipare. Con grande successo di pubblico e di consenso nel pomeriggio di lunedì 12 dicembre, presso la Sala Congressi della Chiesa di S. Aniello in Cosenza, è stato ufficialmente presentato dall’AIParC di Cosenza il calendario 2023 realizzato da una delle sue socie fondatrici, la prof.ssa Nella Matta, dal titolo Giuseppe Dossetti e i Professorini, dato alle stampe dalla Orizzonti Meridionali di Francesco Alimena e curato per la parte grafica dalla prof.ssa Maria Sergio.

“I Calendari di Nella Matta” sono ormai arrivati alla loro nona edizione, pubblicazione intrapresa nel 2014 con il titolo “Parco Storico di Giuseppina Le Maire”, primo Parco Culturale  ispiratore e ragione del modus operandi dell’AIParC di Cosenza, ad esso oggi intitolato. Nella Matta , da sempre impegnata nell’Associazionismo femminile religioso e culturale, ha ricoperto incarichi dirigenziali nella politica attiva e ha maturato nei lunghi anni  una durevole  esperienza che l’ha portata a collaborare con l’Unical in ambito sociologico con ricerche orientate alla salvaguardia e difesa dei diritti politici e delle Pari Opportunità. Con l’AIParC di Cosenza è  stata coautrice del saggio-ricerca Le donne nella storia della Calabria ed autrice de In cammino verso i diritti. Le Madri Costituenti, due testi di grande successo degli ultimi due anni della Jonia Editrice che ha pienamente accolto il progetto AIParC di collaborazione nella pubblicazione di opere ad ampio respiro socio-storico-culturale.

Con i suoi calendari, Nella continua il suo impegno pedagogico di informazione e formazione delle nuove generazioni accompagnando il fruitore mese per mese alla scoperta e/o alla rilettura di fatti, personaggi, testimonianze che hanno lasciato un segno tangibile e indelebile nella Calabria e nella Nazione. Da Giuseppina Le Maire al Racconto del lungo percorso dell’emancipazione femminile, dai Padri Costituenti alla narrazione de La Chiesa e la Società in Calabria, da Antonio Guarasci a Musica e Solidarietà in Calabria, i suoi almanacchi sono diventati un “cult”, un nuovo genere divulgativo di quella Storia civile , sociale e politica dalla quale tutti veniamo e che non può essere dimenticata.

Giuseppe Dossetti e i Professorini è l’ultima, per ora, perla biografica divulgativa che si unisce a quelle già citate: una figura discussa, apparentemente controversa ,ma fortemente e coerentemente al servizio del prossimo sia in ambito di una politica militante che in quello della scelta religiosa. 

A presentare il calendario 2023 su “Giuseppe Dossetti e i Professorini” ha accompagnato Nella Matta un nutrito parterre di relatori che hanno intrattenuto un pubblico qualificato, attento e partecipe per una buona fetta del pomeriggio senza mai scadere nella retorica, nel banale, nello stucchevole.

Dopo i saluti istituzionali della infaticabile e granitica Presidente AIParC di Cosenza, Tania Frisone, moderatrice d’eccezione la giornalista Annarosa Macrì ha ricordato i suoi studi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sotto la guida di quei “professorini che erano diventati professoroni “come Giuseppe Lazzati, docente di letteratura cristiana antica prima e in seguito Rettore. In quella Università il “dossettismo” si respirava ed oggi, in ogni tempo ed in ogni spazio, chi ha frequentato quei luoghi non può non riconoscerne l’imprinting  caratteristico che ne ha ereditato. 

Don Guido Quintieri, parroco della Parrocchia S. Maria Maddalena in Bonifati, nel porgere all’uditorio  il saluto di Mons. Leonardo Bonanno  ha ricordato le celebrazioni del Giubileo Dossettiano, conclusosi in Bonifati il 16 ottobre 2022, alla  presenza del Card. Zuppi, dell’On.le Rosy Bindi , dell’Arcivescovo di Palermo S.E. Mons Corrado Lorefice, di Mons. Pietro Maria Frangelli, di don Bruno Bignami direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della C.E.I. e con la partecipazione degli studenti dei Licei Tommaso Campanella di Belvedere Marittimo e Silvio Lopiano di Cetraro.

Don Guido Quintieri ha rimarcato che mai come oggi , in un contesto storico-sociale tanto complesso, il messaggio di Giuseppe Dossetti sia ancora attuale e fondamentale nella difesa di quei principi e valori che sono a difesa e garanzia di tutti e,per tale motivo,  ciascuno di noi è chiamato ad essere “periscopio” di luce , sul modello dossettiano.

Bianca Rende, consigliera comunale di Cosenza, ha integrato l’intervento relazionando su Dossetti e il Dossettismo ovvero la felice stagione dei professorini che ha visto l’azione della Chiesa dispiegarsi e attivarsi verso una politica di interventi a favore di tutti e soprattutto dei più deboli. Ha ricordato la seconda fase della vita di Dossetti  sacerdote e poi monaco, la sua attenzione alla Calabria e, in particolare, a Bonifati, dove ha impiantato la Comunità della Piccola Famiglia delle piccole suore, ancora oggi punto di riferimento di intensa spiritualità.

Infine, facendo riferimento alla visita del card. Zuppi a Bonifati durante il Giubileo Dossettiano , ha riportato alcuni moniti di Giuseppe Dossetti ricordati dallo stesso Cardinale: il rischio dell’individualismo che conduce verso una deriva sociale e che  fa perdere il senso della memoria e della storia; l’importanza di conservare una coscienza vigile capace di opporsi a ogni deriva sociale; l’esigenza di porre attenzione ai più poveri. 

Suor Anita, responsabile della “Piccola Famiglia dell’Annunziata” in Bonifati, ha portato la testimonianza  di vita che si svolge presso la  Comunità che si insediò nella Diocesi di San Marco Argentano, in questo piccolo borgo del Tirreno cosentino, nel  1983 dando vita, su volontà di don Dossetti, ad un monastero adiacente alla Chiesa parrocchiale “S. Maria Maddalena”. La visione profetica di don Giuseppe Dossetti ,attraverso il suo impegno politico, è l’aver guardato da Bonifati con lungimiranza verso i Paesi del Mediterraneo per un riscatto del Mezzogiorno d’Italia in una prospettiva ecumenica verso i Paesi del Medio Oriente.

L’intervento  della prof.ssa Silvana Gallucci, a rappresentanza del Liceo “Bernanrdino Telesio” di Cosenza, ha ulteriormente  completato il richiamo al Giubileo Dossettiano rievocato da don Guido Quintieri, quando il 10 maggio del 2022 il Liceo ospitò l’On.le Rosy Bindi con un Convegno dal titolo “ L’Italia ripudia la guerra :Giuseppe Dossetti e la Pace” . 

Il ricordo della  democrazia sostanziale di Giuseppe Dossetti è stato curato da Rosa Principe in rappresentanza della Associazione di Formazione Politica G. Dossetti “Per una nuova etica politica”. L’ispirazione dossettiana ha fatto da bussola all’impegno sociale e politico dell’Associazione ed a tutte le sue iniziative culturali e sociali come, ad esempio, contro la modifica dell’art. 81 ( il pareggio di bilancio)  e contro la riforma Renzi-Boschi nel referendum del 2016 .

La prof.ssa Maria Sergio, oltre ad aver curato la parte grafica del calendario , ha esposto la figura di Giuseppe Dossetti da partigiano della Resistenza a segretario nazionale della DC, da Padre Costituente a “perito” nominato dal Card. Lercaro durante il Concilio Vaticano II, da Riformatore a sacerdote e monaco. Inoltre, la prof.ssa Sergio, ha individuato il parallelismo della solitudine e dell’esilio forzato tra don Dossetti e don Milani , considerati dai loro detrattori dei “preti rossi” incapaci di obbedienza. 

Il “Discorso della sentinella “tenuto da Dossetti i 18 maggio del 1994 in occasione della commemorazione degli otto anni dalla morte di Giuseppe Lazzati, suo amico professorino della comunità del porcellino, è stato il filo conduttore di questo intervento; questo discorso è passato alla storia come sollecitazione e incoraggiamento verso cattolici e laici a non temere la notte, a saperla attraversare, a preparare l’attesa per come poter affrontare l’alba e la nuova luce, pur sapendo che la notte, stellata o tempestosa che sia, ritorna sempre alternandosi al mattino avendo come riferimento le virtù cardinali e la dottrina dei Libri Sapienziali.

La prof.ssa Brunella Serpe ha tracciato le caratteristiche di una personalità che ha fortemente influenzato non solo l’azione politica ma anche l’elaborazione ideologica e culturale di cattolici e non, soprattutto negli anni del secondo dopoguerra. Quella di Giuseppe Dossetti è stata una delle più vivaci e ricche stagioni del cattolicesimo democratico italiano del Novecento attraverso l’analisi della figura di Dossetti, soprattutto di quello della “politica militante”, nella convinzione che proprio dal “primo” Dossetti sia necessario partire per comprendere anche “l’ultimo”, l’appassionato difensore dei valori della Costituzione repubblicana. Si tratta di un ritorno al passato che si riallaccia al presente e non può non indurre a riflettere nuovamente sul senso e il significato della democrazia in un tempo di crisi.

A conclusione Nella Matta ha posto l’accento sulla politica di apertura di Dossetti e dei professorini, sensibili alla necessità dei più deboli e attenti alle Riforme a favore di ceti a lungo sottomessi  ai ceti privilegiati.  

Ha ricordato la convergenza di posizioni con i Comunisti del tempo e, in particolare, con Fausto Gullo, padre della riforma agraria. Ha citato l’intensa stagione del Dossettismo in Calabria e soprattutto a Cosenza , dove gruppi di Cattolici progressisti, nel partito della Democrazia Cristiana,  portavano avanti le tesi di apertura alle forze rimaste  per troppo tempo escluse dalla gestione del potere in mano solo ai ceti più conservatori. (ms)