Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha evidenziato la necessità di «interventi concreti e un’idea di sviluppo per la Calabria».
«L’ultimo report della Banca d’Italia sull’economia calabrese del primo semestre 2023 – ha spiegato – certifica senza mezzi termini il netto arretramento dei dati di riferimento di quasi tutti i settori e una brusca frenata della crescita complessiva che si contrae di ben due punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato maggiormente preoccupante, che si ripercuote direttamente su famiglie e lavoratori, è la crescita della disoccupazione che riguarda soprattutto i contratti a tempo indeterminato e il lavoro femminile. In questo quadro, nemmeno il turismo, comparto potenzialmente trainante per l’economia regionale, è in grado di registrare significativi passi in avanti ma, anzi, i dati del settore stentano a raggiungere i livelli pre-pandemia».
«Al contempo, l’aumento dei prezzi al consumo, limita fortemente il potere d’acquisto delle famiglie. Ciò che appare inoltre paradossale è l’esame dello stato di attuazione del Pnrr fornito dalla Banca d’Italia – ha proseguito – che rivela come appena il 40 per cento delle risorse sia stato messo a bando. Questo quadro allarmante impone, evidentemente, una riflessione da parte della politica regionale e, in particolare, della Giunta guidata dal presidente Occhiuto. Occorrono strategie efficaci e una pianificazione concreta che intervenga in modo massiccio sulle politiche del lavoro, sul rilancio industriale, sul comparto turistico, sul sostegno all’economia reale e al potere d’acquisto delle famiglie. In altre parole una nuova idea di sviluppo per la Calabria».
«Finora c’è stata l’impressione, ora suffragata anche dai dati economici, di aver assistito più che altro a buoni propositi che, evidentemente – ha concluso – poco hanno prodotto nel concreto. Ora è davvero il momento di invertire la rotta e occorre farlo prima che le strategie che puntano ad isolare sempre più la Calabria, attraverso il regionalismo differenziato, rendano la situazione completamente irreparabile». (rrc)