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Il Garante Marziale presenta al ministro Azzolina il progetto “Educazione ai Media”

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, è stato ricevuto da Lucia Azzolina, ministro per l’Istruzione.

Nel corso dell’incontro, il Garante Marziale ha presentato il progetto pilota per L’educazione ai media, integrato quale materia curriculare d’insegnamento.

«Si tratta – ha spiegato il Garante Marziale – di un primato nazionale che raccoglie, a cinquant’anni esatti di distanza, l’interesse dell’Unesco a promuovere la vasta e complessa materia allo scopo di rendere i cittadini attivi nel villaggio globale e non già spettatori passivi».

«La scuola recepisce, finalmente, un’esigenza del nostro tempo – ha proseguito il Garante Marziale – si apre all’innovazione ‘regina’ di questa era, ed è importantissimo far sapere che il territorio sperimentale è proprio la Calabria, peraltro presente con il sottoscritto ai tavoli ministeriali che hanno varato i Codici Tv e Minori ed Internet e Minori serviti poi finanche ad altri Paesi dell’Unione Europea quale riferimento legislativo, per volontà dell’ex ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri».

«Educare i bambini e gli adolescenti all’utilizzo corretto dei mezzi di comunicazione di massa – ha proseguito il Garante Marziale – non significa soltanto aiutarli a decodificare il messaggio, ma anche metterli in condizione di prevenire i crimini che li inficiano direttamente».

«Ringrazio il ministro Azzolina – ha aggiunto il Garante Marziale – per l’interesse mostrato, ricordando che troppi dei suoi predecessori mi hanno risposto che il problema per l’istituzione della materia consisteva nel contenimento della spesa. Ebbene, nessuna spesa, ma soltanto buona volontà da parte dell’Istituto Comprensivo ‘Cassiodoro-Don Bosco’ di Reggio Calabria-Pellaro, primo in Italia a sperimentare l’Educazione ai Media quale materia integrata al percorso didattico. Fido che la titolare del dicastero voglia tenere in debita considerazione il modello strutturato dalla dirigente scolastica Eva Nicolò perché l’Italia colmi un gap pedagogico non derogabile oltre, e mi dico convinto che così sarà perché ho riscontrato nella persona del ministro interesse e conoscenza del sistema scuola».

É stata proprio Eva Nicolò a consegnare il piano di strutturazione e lavoro al ministro Azzolina dichiarando che: «Il paesaggio sociale che circonda i nostri studenti è profondamente cambiato. Le informazioni e le conoscenze che i ragazzi ricevono al di fuori della scuola sono sempre più numerose e veloci ed assumono la connotazione di quella che è stata già definita ‘scuola parallela’, i cui strumenti sono proprio i mass media».

«Tutto ciò – ha proseguito Eva Nicolò – impone agli operatori dell’apprendimento un’urgente rivisitazione del modo di fare scuola, che tenga conto dell’esigenza di colmare lo iato tra la vitalità dei media extrascolastici e la rigidità del sapere scolastico, promuovendo un uso creativo e responsabile delle nuove tecnologie. L’Educazione ai Media rappresenta un’opportunità per consentire ai ragazzi di acquisire chiavi interpretative, procedure operative ed orientamenti critici per una fruizione consapevole dell’informazione. Un piano di lavoro, quello dell’istituto che dirigo, divenuto possibile grazie alla dedizione ed alla competenza di una comunità professionale fortemente motivata».

Marziale e Nicoló sono stati accompagnati al ministero dalla parlamentare calabrese Dalila Nesci, che ha evidenziato: «La necessità di valutare adeguato spazio didattico anche all’Educazione alla Legalità», raccomandando la titolare del dicastero a «contribuire ad attestare sempre più maggiore riconoscimento al protocollo ‘Liberi di Scegliere’, riconducibile al metodo Di Bella per concedere ai figli minori di famiglie mafiose la possibilità di affrancarsi da esse, riconoscendo al Garante Marziale un dinamismo efficace e sensibile accanto al magistrato». (rrc)