Il ministero dell’Agricoltura ha approvato l’Igp del Bergamotto di Reggio Calabria e ha convocato, per il 14 gennaio 2025, a Reggio Calabria, la riunione di pubblico accertamento ai sensi all’articolo 8 del DM 14.10.2013, relativa alla registrazione del nome Bergamotto di Reggio Calabria come Igp.
La Riunione di Pubblico accertamento prevede la lettura del disciplinare di produzione alla presenza dei funzionari del Ministero e della Regione e del rappresentante del Comitato promotore. Potranno giungere richieste di integrazione o modifiche da parte del pubblico presente, in merito agli aspetti tecnici.
Seguirà la fase di pubblicazione su Gazzetta ufficiale e quindi l’approvazione da parte della Commissione Europea. Se non vi saranno altri ostacoli, l’iter potrà terminare proprio per l’inizio della prossima campagna produttiva e consentire, così, al Bergamotto di Reggio Calabria di ottenere finalmente la tutela e la valorizzazione che merita.
«Si conclude, così – si legge in una nota del Comitato Promotore per il Bergamotto di Reggio Calabria – la querelle tra Igp e Dop per il frutto e derivati del Bergamotto di Reggio Calabria. Dopo l’approvazione ministeriale del disciplinare di produzione dell’Igp (Indicazione Geografica Protetta) avvenuta il 12 dicembre 2023 l’iter venne bloccato dalla Regione a favore dalla compagine che sosteneva l’estensione del vecchio disciplinare Dop dall’essenza al frutto».
Il Comitato, presieduto dall’agronomo Rosario Previtera, che annovera oggi più di 500 aziende per più di 800 ettari di bergamotteti nell’area vocata dei 51 comuni previsti dal Disciplinare, si è già attivato per quanto previsto dalla normativa vigente in termini di convocazione dei sindaci, degli enti, degli agricoltori e relativa attività di animazione territoriale e pubblicità.
«Dopo tre anni di istruttoria (la domanda si riconoscimento risale al 5 giugno 2021) e un anno di stallo amministrativo – si legge nella nota – finalmente riparte l’iter che porterà il Bergamotto di Reggio Calabria ad ottenere il marchio di qualità Igp, che consentirà la valorizzazione e la commercializzazione del frutto fresco e derivati del food in Italia e in Europa e l’affrancamento dal mercato dell’olio essenziale, con grande beneficio per la filiera reale che vede centinaia di agricoltori impegnati da generazioni e decine di aziende di trasformazione agroalimentare».
Grande soddisfazione e plauso giungono dagli enti, dalle istituzioni e dalle organizzazioni di categoria che hanno fermamente sostenuto il percorso dell’Igp e il Comitato promotore sin dall’inizio, con particolare riferimento a Copagri Calabria, Anpa-Liberi agricoltori, Conflavoro Pmi, Unci Calabria, Usb Lavoro Agricolo, Comitato dei bergamotticoltori reggini. (rrc)