Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha chiesto al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di riferire in merito alla sanità.
Una richiesta che arriva a seguito della decisione, da parte del ministero della Salute, di cambiare il dm 70, «il vecchio impianto normativo su cui si basa l’organizzazione delle reti ospedaliere», ha spiegato il Pd, ricordando che «è già stata nominata la commissione tecnica per far questo eppure proprio negli ultimi giorni il commissario alla sanità ha presentato in pompa magna la nuova rete ospedaliera e territoriale. Di nuovo, però, può esserci davvero ben poco perché il dm 70 è già preistoria e sta per essere cambiato e la rete ospedaliera di Occhiuto non può che ricalcare, a tratti in fotocopia, l’ultima possibile e cioè quella di Scura».
«Niente di nuovo quindi sotto il sole – continua il gruppo Pd –. Per non dire dei posti letto spostati da una parte e infilati in un’altra, un po’ come avviene nel gioco delle tre carte. I posti letto c’erano già prima, una parte di questi inattivabili per mancanza di personale. Ora che (sulla carta) aumentano a parità però di personale come andrà a finire? Crescerà l’elenco dei posti letto fantasma e senza medici? A ben vedere, e senza farsi assalire dal pregiudizio, ci sembra tutto un po’ surreale».
«Gli spazi degli ospedali sono sempre gli stessi quindi dal punto di vista logistico sempre con gli stessi problemi. In questo senso anche “l’annunciazione” dell’apertura degli ospedali di Trebisacce e Praia è un film già visto. Erano già aperti e con posti peraltro assegnati anni fa da Urbani. Quanto ai posti letto di terapia intensiva – prosegue il gruppo Pd – la struttura commissariale anche qui è stata “costretta” a ricopiare quelli previsti nel Dca 91 del 2020 inseriti nella rete ospedaliera Covid, perché è in vigore sempre la stessa norma. Sono quei posti di terapia intensiva finanziati dal ministero della Salute con l’allora commissario nazionale Arcuri che ha fatto già le gare ed appaltato i lavori».
«Semmai, e qui veniamo a qualche barlume di novità ma niente affatto positiva, in questa rete ospedaliera è stata tolta qualche Unità operativa complessa e un po’ di Unità operative semplici alle altre aziende sanitarie per darle ad Azienda Zero. Peraltro utilizzando calcoli errati tanto per le Unità semplici che per quelle complesse. Ecco, questo sì che è un film non visto fin qui. Per tutto il resto – conclude il gruppo Pd in consiglio regionale – una “pellicola” ben nota ai calabresi». (rcz)