;
Sala operatoria

Il PD Cosenza: Da Occhiuto nessun risultato positivo per la sanità

La Federazione del PD Cosenza ha denunciato come, nonostante siano trascorsi anni da quando la destra governa la Calabria, non ci sono stati risultati positivi per il sistema sanitario regionale.

«Il Presidente, che svolge contemporaneamente il ruolo di commissario per l’attuazione del piano di rientro – ha evidenziato il PD – non è riuscito a produrre miglioramenti significativi. I report dimostrano che la Calabria è all’ultimo posto in Italia per l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza, con un punteggio inferiore a 125 (Lea). Ciò ci colloca a livello di prestazioni sanitarie simili a quelle dei paesi extraeuropei».

«Il debito sanitario è un’altra questione preoccupante, e c’è stato un tentativo fallace di dichiarare un avanzo di gestione nel sistema sanitario calabrese. Come evidenziato dal tavolo di monitoraggio nazionale, questo presunto avanzo è il risultato delle risorse non spese per garantire i livelli essenziali di assistenza. Questa situazione mette a rischio la salute dei calabresi.

«Dopo ben 14 anni di commissariamento – continuano i dem – non si sono registrati miglioramenti né dal punto di vista economico né dal punto di vista delle prestazioni ospedaliere. Vivere in Calabria significa vivere due anni in meno rispetto al nord del Paese. L’aspettativa di vita in buona salute è in media di 52,9 anni nella nostra regione, mentre nel resto d’Italia è di 61,8 anni. Questo significa una differenza di 10 anni per chi vive in Calabria. Inoltre, l’11% della popolazione rinuncia alle cure, e ogni anno circa 70.000 calabresi si recano fuori regione per ricevere prestazioni sanitarie o ospedaliere».

«Ancora una volta – conclude la nota – la Calabria si è vista prorogare il piano di rientro fino al 2025. È evidente che se il Presidente non apporta una svolta alla sua azione di commissario, la situazione non migliorerà. Le promesse non sono sufficienti. È necessario che il governo centrale prenda provvedimenti concreti per migliorare la gestione sanitaria in Calabria». (rcs)