di PINO NANO – A 40 anni dalla sua fondazione il Premio Nazionale Troccoli Magna Graecia festeggia quest’anno il mondo del giornalismo e lo fa partendo da una icona della televisione italiana, Barbara Capponi, immagine storica del TG1, conduttrice amatissima di Uno Mattina e Uno mattina Estate, e appassionata di scrittura e di romanzi storici.
La motivazione ufficiale del Premio parla di una «grande professionista della TV, che ha saputo raccontare il Paese e la vita degli italiani con il garbo e l’eleganza dei grandi editorialisti del passato e soprattutto con un rigore professionale che va al di là di ogni schema culturale».
Impegnata a Rimini per il suo lavoro Barbara Capponi ha inviato alla Presidenza del Premio il suo grazie con la promessa di trovare il tempo per venire in Calabria, nella Sibaritide, e conoscere meglio questa «bellissima realtà calabrese».
Altri due giornalisti insieme a lei hanno fatto da cornice alla manifestazione di premiazione finale. Per la sezione Saggistica il Premio è stato assegnato al professore Francesco Saverio Vetere storica guida dell’Uspi italiana, è l’Unione Stampa Periodica Italiana, e a Laura Magli, saggista, giornalista, conduttrice televisiva Mediaset, due veri intellettuali del mondo della comunicazione moderna
A Francesco Saverio Vetere, avvocato, giornalista, professore universitario e Segretario Generale dell’USPI il Premio è andato per il suo ultimo manuale Temi di editoria periodica, (Ed. Uspi, Roma,2924) e che ha «profondamente segnato il grande dibattito in corso nel Paese sui temi dell’editoria periodica». Un saggio che meriterebbe di essere studiato e diffuso in tutte le università italiane dove si oggi studia la comunicazione e la storia del giornalismo.
Applauditissimo sul palco del Teatro di Cassano, il giurista cosentino ha ringraziato la Giuria e ha dedicato il suo premio alla sua città, Cosenza, dove lui è nato e con cui non ha mai reciso il suo antico legame sentimentale.
«Sono felice e onorato per questo premio – esordisce così Francesco Saverio Vetere –. Innanzitutto, perché mi viene conferito in Calabria, la mia terra. Il premio Troccoli sta per arrivare alla quarantesima edizione, a dimostrazione della dedizione e della passione con la quale gli organizzatori, che ringrazio di cuore, continuano a portare avanti un progetto di alto profilo culturale. Devo dire anche che il riconoscimento premia una delle prime opere universitarie di UspiEditore, la nuova casa editrice di Uspi, nata per sviluppare e approfondire i temi dell’informazione e della comunicazione. Tutto questo rappresenta un importante inizio e una spinta verso lo sviluppo».
A Laura Magli il Premio è andato per la pubblicazione del suo ultimo romanzo Un tesoro chiamato Fede, Piccolo saggio per cacciatori di felicità, (Ed. Scorpione) e che a giudizio della Giuria costituisce una «vera e propria provocazione culturale al mondo dell’informazione e della comunicazione».
«Ringrazio di cuore la commissione del premio nazionale letterario Troccoli Magna Graecia perché questo riconoscimento – sottolinea la giornalista – giunto inaspettato, così come citato nelle motivazioni dell’assegnazione del premio, ha saputo cogliere nel profondo e nell’agilità di Un tesoro chiamato Fede la sua missione primaria: quella di un testo che nasce sì per un pubblico di bambini ma che, alla luce dei risvolti che sta ottenendo, intende rivolgersi all’intero nucleo familiare, allo scopo di rinsaldare sulle fondamenta dei valori di vita cristiana il dialogo tra genitori e figli».
Presenti tra le autorità istituzionali il sindaco di Cassano Gianni Papasso, l’assessore regionale Gianluca Gallo, Carlo Parisi, Segretario generale di Figec Cisal – ma qui anche nella sua veste di Consigliere Nazionale dell’Ordine Giornalisti e di direttore di Giornalisti Italia –, e il presidente del Circolo della stampa Pollino Sibaritide nonché consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Mario Alvaro.
«Questo premio – dice l’assessore regionale Gianluca Gallo a nome dell’intera Giunta Regionale della Calabria – è importante per la nostra città. Saluto gli organizzatori che vi lavorano da quasi 40 anni, e va apprezzata la continuità. Il 40° sarà un compleanno importante, come appunto sottolineava la professoressa Matilde Tortora venuta l’anno scorso da Monaco di Baviera che ha osservato di non aver mai ricevuto un premio che dura da 38 anni».
Per Carlo Parisi, Segretario Generale della Figec e anima vera del Premio, «la celebrazione della 39ª edizione di un premio culturale in Calabria, senza avere alle spalle sponsor pubblici e privati, in una città in festa, con tanti studenti animati dall’innocente speranza di affermarsi per valore e merito, con tante illustri eccellenze della cultura, del giornalismo, della ricerca e dell’impegno sociale che, ogni anno, calcano il palco del Teatro Comunale di Cassano Ionio, non è soltanto una tradizione che si rinnova, ma un’impresa titanica che merita di essere apprezzata, valorizzata e sostenuta».
Grande protagonista della serata è stato lo scrittore Pierfranco Bruni con il suo Focus su Giuseppe Berto e la Calabria, e che nella sua veste di Presidente del comitato scientifico del premio ha ricevuto in premio un ritratto del designer e pittore Giuseppe Di Pressa, «a testimonianza dei suoi 50 anni dalla sua prima pubblicazione letteraria».
Premio per la Saggistica anche a Giuseppe Ferraro docente e dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e PhD in Contemporary History per la sua attività scientifica di collaborazione col Dipartimento di Scienze politiche e sociali nell’Università della Calabria
Per la sezione Ricerca i riconoscimenti sono andati al giovane Francesco Garofalo, per la tesi di laurea conseguita nell’Università della Calabria con 110/110, lode e menzione su: Letture storico-critiche, conservazione e ri-fruizione della Masseria Torre della Chiesa di Cassano all’Ionio; e ad Agostino Conforti, Gianfranco Donadio Francesco Spingola, autori del documentario Sale & Sapienza, la salina di Lungro, in cui si ricostruisce la storia della salina di Lungro (CS) con documentazione fotografica e testimonianze di ex “salinari” e di amministratori locali.
«L’offerta culturale del Premio – rileva Martino Zuccaro che del premio è anima corpo e cervello – si è ampiata negli anni col numero delle sezioni e con incontri paralleli nelle scuole e con la presenza qualificante dei vincitori: l’evento ha arricchito la popolazione di Cassano e i giovani lasciando un’utile traccia nella memoria collettiva della comunità cassanese, della Sibaritide, della Calabria e in particolare nella memoria culturale».
Il riconoscimento speciale, nella sezione Onorare le eccellenze, è stato assegnato quest’anno a Marilena Cavallo “per gli studi dusiani nell’anno del centenario della scomparsa di Eleonora Duse”.
Cosa dirvi di più?Per Martino Zuccaro, organizzatore ideatore e fondatore del Premio una edizione ancora più bella e solenne delle precedenti. Il prossimo anno per la storia del Premio saranno i primi 40 anni di vita. Complimenti davvero. (pn)