di OSVALDO NAPOLI – Con la scomparsa di Guido Rhodio se ne va uno degli ultimi veri grandi democristiani del Sud. L’ho conosciuto da Presidente della Regione Calabria, ma lo conoscevo ancora prima da politico militante e da esponente di primo piano della DC di allora. Erano gli anni ’90 e lui era un politico puro, che credeva nel rigore della gestione amministrativa delle cose e nel rispetto verso gli avversari, un uomo al di sopra di ogni sospetto e al di sopra delle parti. Credeva nel potere della politica e nella forza della democrazia.
Conosceva la Calabria come pochi, palmo dopo palmo, l’aveva attraversata mille volte diverse, ma la cosa che di lui mi impressionava di più era l’amore viscerale verso la terra che lo aveva visto nascere, Squillace, Soverato, la provincia di Catanzaro, e che lo aveva sempre ricompensato con una messe di voti.
Non conosceva la parola rancore, e non lo ricordo neanche una volta adirato o irritato per qualcosa che non era andata bene. Aveva un senso esasperato della speranza, e per tutta la sua vita, lo ricordo, si è battuto per la crescita del Sud e per la difesa degli interessi dei più deboli. Con lui Squillace, Catanzaro, e la Calabria tutta perdono un testimone fedele del riscatto meridionale. (on)
[Osvaldo Napoli è deputato di Azione]