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L'OPINIONE / Franz Caruso: Il riscatto del Sud passa anche dal terzo settore

Il sindaco di CS Caruso boccia proposta di dimensionamento scolastico della Provincia di Cosenza

Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha bocciato la proposta di dimensionamento scolastico avanzato dalla Provincia di Cosenza, sottolineando come «non hanno tenuto conto del diritto allo studio. Si piegano ad altre logiche».

«Le preoccupazioni espresse sin da subito rispetto al provvedimento governativo sul dimensionamento scolastico e sulla sua attuazione da parte della Regione Calabria e, a sua volta – ha aggiunto – dalla Provincia di Cosenza, sono state confermate in pieno. Così com’è confermata la volontà dei due Enti sovracomunali di mortificare i territori,  Comuni  e Scuole in questo caso, nelle loro legittime scelte».

«La Provincia di Cosenza, rappresentata peraltro nella conferenza d’ambito dello scorso settembre non dalla presidente Succurro, ma dal suo consulente Marco Ambrogio – ha proseguito il sindaco Franz Caruso – non tiene in nessun conto della delibera del Comune di Cosenza e, senza neanche sentire i dirigenti scolastici, sottrae la scuola secondaria di primo grado dello Spirito Santo all’IC Via Roma-Spirito Santo e l’accorpa al Convitto Nazionale».
«Scompare, pertanto, l’Istituto Comprensivo via Roma- Spirito Santo al cui posto si istituisce una direzione didattica – ha spiegato – che non è contemplata, peraltro, dalla normativa vigente. Di questo atto, che posso definire solo come scellerato e senza senso, che sminuisce ancor più l’offerta formativa nella nostra città rispetto ai tagli già imposti dal provvedimento governativo, auspico che si prenda consapevolezza in Consiglio Provinciale e si attuino i provvedimenti necessari a bloccare un’azione deleteria che colpisce la scuola pubblica».
«Le azioni  poste in essere dalla Provincia di Cosenza – ha concluso il sindaco Franz  Caruso – non hanno tenuto conto, nella nostra città come in tutto il territorio provinciale,  del  diritto allo studio che si deve garantire ai nostri studenti, ma evidentemente sono state  piegate a logiche e interessi altri. Faremo, pertanto, sentire tutto il nostro dissenso in merito sostenuti,  mi auguro, da tutte le forze politiche, perché il diritto allo studio non può avere colori partitici in quanto è e deve essere un diritto inalienabile ed universale,  da movimenti associazioni e cittadini, a cominciare dai consiglieri provinciali». (rcs)