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Giuseppe Falcomatà

Il sindaco Falcomatà chiede al presidente Occhiuto di concentrarsi sul rilancio dell’aeroporto

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha auspicato e chiesto che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, si occupi del rilancio dell’aeroporto dello Stretto e del trasferimento delle deleghe dalla Regione alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, «oltre che una rinnovata attenzione per il nostro territorio e per la nostra Città, la più importante e popolosa della Calabria».

«Spero – ha scritto il primo cittadino su Facebook, facendo gli auguri al neo presidente e ai consiglieri regionali neo eletti – che i progetti ed i tanti buoni propositi dichiarati in queste settimane siano adesso trasformati in provvedimenti concreti, a partire da obiettivi strategici come il rilancio dell’aeroporto, la riforma del sistema sanitario ed il trasferimento delle deleghe alla Città Metropolitana, oltre che una rinnovata attenzione per il nostro territorio e per la nostra Città, la più importante e popolosa della Calabria».

«Un pensiero ed un augurio particolare – ha aggiunto – va anche ai nuovi colleghi sindaci eletti, che avranno il compito di rappresentare, in prima linea, le istanze dei loro concittadini, in una fase delicatissima come quella che attraverseremo con la ripartenza dopo la crisi Covid».

«Il rammarico più grande – ha proseguito – è, certamente, la scarsissima partecipazione registrata alle urne, che è il segno di una disaffezione diffusa da parte della comunità nei confronti di una certa politica, oltre che di una grande preoccupazione sociale e di una scarsa fiducia per il futuro».
«Il nostro compito, da istituzioni responsabili – ha detto ancora – è quello di ricucire questo strappo, rappresentando all’interno dei palazzi le istanze delle persone. Sempre più spesso infatti assistiamo ad una politica distratta dai problemi reali e concreti delle comunità, impegnata più che altro a conservare se stessa. Queste elezioni, purtroppo, non hanno prodotto il risultato di riavvicinare le persone alla gestione della cosa pubblica».
«Su questo – ha concluso – credo vada aperta una profonda riflessione, che investe tutte le forze politiche che ora hanno il dovere di interrogarsi sul chiaro segnale mandato dal “partito dell’astensionismo”, purtroppo ancora una volta il primo partito della nostra Regione». (rrc)