Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e Lorenzo Labate, presidente di Confcommercio di Reggio Calabria, hanno partecipato al confronto Anci-Confcommercio per il contrasto alla desertificazione commerciale e il sostegno all’economia di prossimità.
«Il dialogo tra i Comuni ed il mondo dell’impresa e del commercio è imprescindibile. Entrambi operiamo quotidianamente per il bene della comunità e ritengo che solo lavorando insieme, gomito a gomito, sindaci e rappresentanti del comparto produttivo, si possa raggiungere quel risultato armonioso che ha a che fare con lo sviluppo economico e sociale di un territorio, che sia realmente sostenibile ed in linea con una programmazione di crescita e di rigenerazione urbana che le nostre città stanno attuando», ha detto il primo cittadino, che è anche delegato Anci per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale.
Dopo gli interventi introduttivi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e del presidente dell’Anci Antonio Decaro, l’iniziativa ha visto confrontarsi i sindaci di alcune città metropolitane e i presidenti delle Associazioni territoriali di Confcommercio. Al termine dell’incontro Confcommercio e Anci hanno annunciato l’avvio nei prossimi mesi di un tavolo di lavoro congiunto sui temi della tutela dell’ambiente urbano.
«Un confronto che ci soddisfa pienamente – ha affermato Falcomatà – non è mai scontato ritrovarsi a dialogare dalla stessa parte del tavolo. E’ chiaro che questa attività sinergica è imprescindibile, in particolare su alcuni territori. Penso ad esempio al tema della gestione degli spazi urbani e della mobilità. Qualche settimana fa siamo stati a Barcellona e abbiamo studiato come quella città ha ripensato il suo approccio di pianificazione e al tema della mobilità lenta e sostenibile, dando nuova vita ai suoi quartieri. L’idea è che quando una strada viene pedonalizzata bisogna vedere questo come un’opportunità, non come un problema».
«È evidente che il tema del contrasto alla desertificazione commerciale delle città – ha specificato – assume un significato in termini di sicurezza percepita, in termini di tutela dell’economia di prossimità, ma anche per ciò che riguarda l’aspetto occupazionale e, cosa probabilmente più importante di tutte, dell’identità stessa di un territorio. Nelle città medie e piccole ad esempio i negozi svolgono una funzione di punto di riferimento, quasi al pari della toponomastica».
«A Reggio Calabria stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni interessanti – ha raccontato ancora il sindaco al tavolo nazionale – un esperimento riuscito sono stati sicuramente i bandi sull’economia circolare e sulla rigenerazione green delle imprese, che hanno fruttato finanziamenti per quasi 4,5 milioni di euro e che hanno consentito a tante aziende di innovare i propri processi produttivi, in particolare dopo il periodo pandemico. Adesso siamo di fronte a nuove sfide, mi riferisco ad esempio alla realizzazione dei Pinqua, che prevedono anche la realizzazione di spazi di carattere commerciale oltre che abitativo, o la nuova programmazione Pn Metro Plus. Percorsi che vogliamo condividere con il mondo dell’impresa, attraverso l’ottima interlocuzione avviata con il Presidente Labate, e che sono certo porteranno un miglioramento sensibile nella qualità della vita della comunità».
«Solo con la condivisione, a tutti i livelli, è possibile immaginare un futuro migliore per le nostre città – ha detto Labate –. Sulla scia della strada brillantemente tracciata da Confcommercio nazionale, anche sul territorio il tema della rigenerazione urbana, deve diventare sempre più centrale. Ed è su questo campo che, in un dialogo a volte duro ma sempre leale con le amministrazioni, abbiamo il dovere sempre più sperimentarci e metterci alla prova come seria Associazione di Categoria. A Reggio Calabria ci stiamo provando. Ci stiamo sperimentando in un confronto su nuove modalità di occupazione del suolo per i pubblici esercizi in epoca post Covid, su ZTL, su mobilità dolce. Su valorizzazione delle periferie. E delle aree periferiche della nostra provincia».
«È difficile e faticoso – hanno aggiunto i rappresentanti dei commercianti – ma la nostra esigenza è fare sentire forte, fare valere e ben comprendere la voce e le esigenze dei commercianti che devono essere protagonisti e partecipi nella fase di originaria di costruzione del percorso di rigenerazione urbana che è fondamentale volano della rivitalizzazione economica se consideriamo che un contesto urbano vitale ed accogliente incentiva lo sviluppo delle imprese e supporta la creazione di un terziario, inteso come mix di commercio, turismo, servizi, trasporti, professioni, artigianato e cultura, che rende attrattive le città».
«Per questa ragione, visto che le ricadute ultime del processo sono proprio in capo a noi commercianti – ha concluso – ecco che sempre più stiamo spingendo perché si attui un processo culturale di reale partecipazione. Solo se i commercianti, gli imprenditori, tramite Associazioni di Categoria serie e responsabili, sono chiamati a seguire l’intero percorso di rigenerazione anzi, a partecipare alla costruzione dello stesso, si può dare vita ad un processo duraturo ed efficace. Per l’intera comunità». (rrm)