Il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, ha denunciato la chiusura delle guardie mediche nella Piana, in quanto «non si è riusciti a reperire alcun sanitario disposto ad accettare l’incarico per la copertura di turni rimasti vuoti».
Il primo cittadino, tra l’altro, negli ultimi giorni aveva invocato «la necessità di procedere concretamente per migliorare o meglio ricostruire una sanità in preda alla disgregazione totale e che lascia i cittadini senza diritti.
Tutto ciò può realizzarsi solo se ognuno di noi adempie ai propri compiti, con coraggio e responsabilità».
«Anche oggi – ha detto il primo cittadino – ci ritroviamo vittime dell’ennesima mancanza di cui nessuno sembra essere responsabile. La Regione risponda, cosa ci impedisce di ricevere i servizi assistenziali essenziali? Come viene giustificata la mancanza del personale sanitario? Non è ammissibile parlare soltanto di campagna vaccinale, anche altre necessità scandiscono la quotidianità di ogni cittadino».
«Siamo ad oggi – ha concluso – bloccati in un limbo fatto di labirinti dove nessuno vuole farsi carico della responsabilità di trovare un’uscita mentre non sono più garantiti i diritti minimi.
Siamo davvero stanchi, e non siamo più disposti ad accettare tutto questo». (rrc)