Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria ha espresso sbigottimento per la «scandalosa vicenda» che ha «visto finire, per l’ennesima volta, sulle pagine dei giornali l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
«Com’è oramai noto – ha detto il segretario generale regionale, Aldo Libri – il Commissario Straordinario dell’A.O. di Cosenza, prof.ssa Isabella Mastrobuono, in forza di una delibera pubblicata nei giorni scorsi, ha attribuito consistenti premialità economiche al Direttore Sanitario ed al Direttore Amministrativo dell’Azienda stessa. Precisamente, in virtù del raggiungimento degli obiettivi assegnati, il primo percepirà un compenso extra di circa 20 mila euro, mentre il secondo di oltre 11 mila euro».
«Si tratta – ha spiegato – dell’ennesimo.schiaffo inferto alla sanità regionale da parte di Commissari che non hanno ancora risolto le problematiche dei pazienti e degli operatori sanitari, problematiche piu volte denunciate da questo sindacato. In una regione vessata dal piano di rientro, con la compressione del diritto sostanziale alla salute a danno dei cittadini, tali premialità suonano come una beffa, quasi un’irrisione nei confronti di chi ogni giorno lotta per vedersi garantiti i diritti all’esecuzione di un esame o di una visita specialistica».
«Si tratta, inoltre – ha detto ancora – di provvedimenti gravemente lesivi della dignità dei lavoratori che operano in un contesto difficilissimo, come ad esempio i sanitari del Pronto Soccorso, da anni numericamente inferiori rispetto agli standard previsti dalle linee guida e continuamente sottoposti a condizioni di lavoro pregiudizievoli. Infatti, nonostante lo sport preferito dei vertici aziendali sia oramai diventato quello di affermare che all’Annunziata tutto va bene, la triste realtà è ben diversa come testimoniano le quotidiane denunce sui mezzi di comunicazione da parte di pazienti e familiari che hanno la sventura di incorrere nelle inadeguatezza del sistema. D’altronde è noto come i NAS, all’esito dei molteplici sopralluoghi effettuati, con particolare riferimento proprio al Pronto Soccorso, abbiano stigmatizzato.con forza sia le carenze organizzative, sia le carenze strutturali e, perfino, la scarsità dei presidi sanitari».
«Carenze organizzative – ha concluso – che d’altronde perdurano senza soluzione alcuna ai giorni nostri. Ciò nonostante il Commissario Straordinario impegna risorse per 30 mila euro da conferire ai dirigenti in virtù dei risultati ottenuti. Chiediamo che tali risorse vengano destinate ai lavoratori che effettuano turni massacranti e sono esposti a rischi incalcolabili senza ricevere mai alcuna gratificazione». (rcz)