Per la Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per gli incendi.
«L’estate ha visto molti territori colpiti da incendi, prevalentemente dolosi. E allora il primo provvedimento che abbiamo assunto in Consiglio dei ministri, alla ripresa, è la dichiarazione dello stato di emergenza per Sicilia, Sardegna, Calabria e Molise», ha spiegato Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in un video postato su facebook al termine del Cdm.
«Questo significa – ha aggiunto – più risorse per i territori colpiti, ma significa soprattutto non lasciare soli quei cittadini che hanno avuto danni ingentissimi: che hanno perso la casa, l’azienda, il bestiame, i sacrifici di una vita. Stiamo lavorando anche all’interno della Conferenza Stato-Regioni per favorire una sinergia e una collaborazione per una prevenzione più forte in vista della prossima stagione. Dobbiamo, evidentemente, prevedere sanzioni più pesanti per i piromani».
«Dobbiamo lavorare, e lo stiamo già facendo – ha concluso – per mettere in sicurezza e per tutelare la nostra bella Italia».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, che ha sottolineato come «chi ha determinato questo disastro dovrà risponderne ma, intanto, abbiamo già ottenuto importanti risorse per risarcire tutte le imprese e le comunità che hanno subito danni ingentissimi».
«Ora – ha proseguito – subito al lavoro per il piano straordinario di messa in sicurezza del territorio e per il rimboschimento di tutte le aree colpite dagli incendi. Quello che vogliamo è un risarcimento ambientale del territorio, perché i paesaggi anneriti visti nelle zone colpite dai roghi sono un colpo al cuore per chi ama questa terra. Le nostre colline e le nostre montagne devono risorgere».
Anche Roberto Occhiuto, candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha espresso soddisfazione, spiegando che «grazie a questa delibera del Consiglio dei ministri, verranno erogati subito 2 milioni di euro alla nostra Regione, e partirà una puntuale ricognizione dei danni a cose e persone, per valutare l’entità dei ristori».
«Bene, molto bene. Ma non basta – ha aggiunto –. Il problema va risolto aggiornando la legge sugli incendi, con una prevenzione organizzata – a fuoco spento – e con il ricorso alle migliori tecnologie per il controllo costante del territorio. Prevenzione, monitoraggio, localizzazione, intervento. Gli strumenti ci sono. Da presidente della Regione li metterò in campo tutti».
Per Amalia Bruni, candidata alla presidenza della Regione, ha commentato con soddisfazione la decisione del Governo, in quanto «si tratta di un successo di tutta la coalizione di Centrosinistra che lo ha chiesto tempestivamente non appena è stato chiaro che la portata degli incendi non poteva essere gestito localmente»
«Ora – ha evidenziato – vanno previsti ristori per tutti coloro che hanno avuti danni. La Regione si attivi potenziando la prevenzione per difendere tutto il territorio, cosa mai fatta finora». (rrm)