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Nicola Irto

Infanzia, Irto in Senato per celebrare i 30 anni della Convenzione di New York

In Senato celebrato il 30mo anniversario dell’approvazione della Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia. È stato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ad aprire questa mattinail convegno organizzato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome e da Unicef Italia, su soluzioni e prospettive per il mondo dell’infanzia organizzato per ricordare i trent’anni dall’approvazione della Convenzione di New York.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario di Stato Sandra Zampa, la garante nazionale dell’infanzia Filomena Albano, il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo e il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Devid Porrello.
«A poche settimane alla ricorrenza del trentennale della Convenzione trovo opportuno fare il punto sullo stato di attuazione nel nostro Paese del solenne patto a tutela dei minori, che l’Italia ha ratificato nel 1991» – ha detto Irto, che si è soffermato sulle osservazioni formulate dal Comitato Onu per l’infanzia alla luce del rapporto presentato dal nostro Paese a Ginevra.
«Le richieste indirizzate all’Italia non mi hanno sorpreso, perché fotografano la situazione esistente: la necessità di lavorare sulla ‘non discriminazione’ tra i minori, il maggiore impegno che occorre su educazione e istruzione, l’esigenza di un potenziamento delle reti informative e di raccolta dei big data su questa materia, ma anche la giusta sollecitazione a promuovere le vaccinazioni. Ci sono però due aspetti – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale della Calabria – che mi hanno particolarmente colpito. Il primo riguarda i minorenni migranti, rifugiati e richiedenti asilo, la cui situazione è stata da noi discussa anche in sede europea, con il Gruppo di Lavoro Calre presieduto da Devid Porrello. L’Onu ci chiede una cosa chiara: attuare fino in fondo la legge Zampa, che ha introdotto nel nostro ordinamento una normativa di buon senso, di grande umanità e civiltà».
«Una legge – ha proseguito Irto – che ha un pregio fondamentale: pone al centro l’interesse superiore del minore. Ed è a questo che dobbiamo guardare, anche nei nostri ordinamenti regionali, per costruire una società più giusta e capace di dare speranza. La seconda osservazione del Comitato Onu che mi ha fatto riflettere riguarda la distribuzione delle risorse finanziarie che deve tener conto dei minori più vulnerabili. Tutto questo richiama l’attenzione su un tema decisivo per il futuro del Paese e del mondo: la lotta alle disuguaglianze. Solo con un impegno serio su questo versante, contribuiremo al progresso della società e, soprattutto, daremo opportunità vere a minori oggi maltrattati, dimenticati, abusati o privi di chance perché immersi in contesti di grave povertà materiale ed educativa».
Il presidente Irto ha ringraziato Francesco Samengo e Unicef «per la preziosa e puntuale azione di sollecitazione e stimolo che rivolgono alle istituzioni pubbliche», poi ha ricordato i numerosi obiettivi raggiunti in questa legislatura dal garante regionale per l’infanzia. «Di strada occorre percorrerne ancora molta – ha concluso Irto – ma in Italia, oggi, ci sono i presupposti per costruire una società inclusiva e attenta ai minori, che rappresentano l’investimento più importante per il futuro del nostro Paese». (rrm)