Promuovere la nascita di un consorzio dei ristoratori e dei bar cittadini e mettere a disposizione tutti gli spazi aperti ( parchi, piazze e altri spazi pubblici) per rilanciare il settore della ristorazione, gravemente in crisi. È questa la ricetta che propone Innova Rende per un settore che ha subito gravi perdite durante la pandemia.
«Una realtà come Rende – si legge in una nota – piuttosto che impegnare i lavori del Consiglio Comunale su alcune tematiche non prioritarie, dovrebbe attuare un’incisiva e tempestiva programmazione della macchina amministrativa per aiutare concretamente l’intera comunità. Nelle prossime settimane, con la campagna vaccinale che entrerà nel vivo, così come prospettato dal governo Draghi, ci sarà un “ritorno alla vita”, una nuova fase in cui gli spazi saranno una risorsa imprescindibile. Uno dei settori cittadini che maggiormente ha pagato il prezzo della crisi è quello ristorativo e ricreativo, molte attività hanno chiuso o hanno subito enormi perdite, con tutto quello che ne consegue in termini occupazionali e sociali».
«Siamo convinti – continua la nota – che l’amministrazione comunale debba farsi trovare pronta a sostenere queste attività, promuovendo la nascita di un consorzio dei ristoratori e dei bar cittadini, una best practice tra pubblico e privato, che ha avuto positivi riscontri in numerose cittadine del centro e del nord Italia, al quale allo stesso tempo dovranno essere messi a disposizione parchi, piazze e altri spazi pubblici, spesso poco sfruttati e dei quali la Città ha un’enorme disponibilità grazie alla sua struttura urbanistica».
«Pensiamo, nel concreto – prosegue ancora la nota – al parco Robinson, al parco Giorcelli ed ai parchi fluviali, a Piazza Matteotti, a Piazza degli Eroi, Piazza Unità d’Italia, Piazza Lourdes di Roges ed a via Rossini, luoghi della Città che in un rapporto di reciproca utilità verrebbero gestiti al meglio attraverso le misure del distanziamento sociale e del contingentamento degli spazi, così da evitare i pericolosi assembramenti tipici della movida incontrollata».
«La nascita di un tale realtà – ha spiegato Innova Rende – potrebbe rappresentare non solo una soluzione temporanea, ma un’importante progetto per il futuro, seguendo l’esempio dei Food Market, che promuova piatti e prodotti enogastronomici locali, favorendo, in tal modo, lo sviluppo di quel turismo esperienziale e sostenibile di cui da tempo si parla come volano per il riscatto economico calabrese. Con il consorzio avremmo una produzione mirata da parte di ciascun membro, con riduzione dei costi e aumento dell’efficacia della produzione, grazie ad esso verrebbe garantito il mantenimento dei livelli occupazionali dei dipendenti con la prospettiva di aumentarli nell’ambito del service e della sicurezza, salvaguardando le attività più piccole attraverso un sistema virtuoso di mutuo soccorso che garantisca a tutti il mantenimento delle proprie “utenze” a prescindere dalla ricettività delle attività di origine».
«Inoltre – continua ancora la nota – attraverso una collaborazione virtuosa tra commercianti ed ente comunale, si potrebbero programmare eventi tematici e ricorrenti. Siamo convinti che per rendere realizzabile tutto ciò, sia imprescindibile una forte volontà e capacità amministrava».
«Proprio per questo – ha concluso Innova Rende – esortiamo il governo cittadino a prendere in seria considerazione la nostra proposta ma soprattutto a fare presto». (rcs)