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Inquinamento acustico, nuova dotazione strumentale per i Dipartimenti Arpacal

Inquinamento acustico, nuova dotazione strumentale per i Dipartimenti Arpacal

Sono stati consegnati, nella sede di Castrolibero (CS) dell’Arpacal, tre fonometri modello Fusion 01dB, con relativi accessori, appunto per potenziare la strumentazione tecnologica in dotazione all’Agenzia.

In considerazione della peculiare importanza che riveste il monitoraggio ambientale, ed in particolare modo quello dell’inquinamento acustico, il direttore scientifico dell’Arpacal, Michelangelo Iannone, ha promosso l’investimento per il potenziamento dei Servizi Radiazioni e Rumore dei dipartimenti provinciali Arpacal, incaricando per le fasi procedurali tecniche Nicola Miglino, funzionario tecnico del Servizio Radiazioni e Rumore di Cosenza, diretto da Francesca Tarsia.

I Servizi tematici Radiazioni e Rumore dell’Agenzia, al fine di poter svolgere i propri compiti d’istituto e nello specifico la misurazione di eventuale inquinamento acustico, devono infatti  utilizzare strumentazione scientifica adeguata all’evolversi della normativa di settore e della tecnologia disponibile. Negli anni, l’aggiornamento della strumentazione in dotazione ai Servizi Radiazioni e Rumore dei vari Dipartimenti Arpacal è stata una necessità sempre più importante in quanto, di fatto, tale strumentazione essendo “da campo”, ossia usata nelle attività all’esterno sul territorio, è soggetta ad usura aggiuntiva e sicuramente accelerata rispetto ad altre tipologie di strumentazioni tecniche di settore.

La consegna dei fonometri è avvenuta da parte Piertoni Cambiaggio, Responsabile Tecnico dell’Area Centro-Sud di Aesse Ambiente, che ha illustrato negli uffici del dipartimento Arpacal di Cosenza il funzionamento della strumentazione acquisita, alla presenza del Dirigente, Francesca Tarsia, e dei funzionari del Servizio stesso nonché del Servizio Radiazioni e Rumore del Dipartimento di Reggio Calabria.
Nello specifico con la strumentazione acquisita si potranno effettuare analisi più approfondite e di dettaglio delle varie sorgenti di rumore che di volta in volta sono oggetto delle varie indagini acustiche effettuate dall’Arpacal.

Il beneficio di poter utilizzare questa tipologia di fonometri sta anche nel fatto che molte Arpa italiane, nell’ambito di un costante e continuo scambio di “best practice” nel Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, utilizzano la stessa strumentazione e, pertanto, l’acquisto effettuato dall’Arpacal determinerà non solo evidenti vantaggi nell’utilizzo quotidiano dell’hardware e del software, perfezionati dalle molteplici esperienze pregresse delle altre ARPA, ma anche ottimizzerà il confronto e la collaborazione fra le Agenzie. (rcz)