«Il ministro Matteo Salvini venga in Calabria ad ascoltare i cittadini sulla drammatica condizione del sistema ferroviario nella regione, confermata dai dati del rapporto Pendolaria 2023, di Legambiente». È l’appello lanciato dal senatore e segretario del Pd in Calabria, Nicola Irto.
«I dati in questione – ha sottolineato Irto – sono impietosi: fotografano diseguaglianze gravissime fra la Calabria e il resto dell’Italia e chiamano in causa il governo Meloni, che vive di propaganda, continua a ingannare il Sud e vuole spaccare il Paese con la scure dell’autonomia differenziata. In particolare, Pendolaria 2023 riporta che il territorio calabrese è servito da 333 corse giornaliere, di cui 182 di Trenitalia e 152 di Ferrovie della Calabria. Ancora, i 99 treni della Calabria hanno un’età media di 21,4 anni e quasi il 79 per cento della flotta passa i 15 anni».
«Invece i viaggiatori della Liguria, che ha una superficie molto più piccola e meno abitanti della Calabria, hanno a disposizione – ha ricordato il senatore dem – 292 corse giornaliere, effettuate da 92 treni con età media di 11,3 anni, mentre appena il 17 per cento della flotta supera i 15 anni di attività. La differenza –ha osservato poi il parlamentare del Pd – è netta, tenuto insieme conto che nel 2021 l’età media dei treni era, in Italia, di 15,3 anni. Vuol dire che la Calabria ha ancora treni vecchi, peraltro con una rete, di 965 chilometri, che per quasi il 70 per cento ha un solo binario e per circa la metà della sua lunghezza non è elettrificata».
«Davanti a questi numeri pesantissimi, Salvini e l’intero governo di centrodestra – ha concluso Irto – non possono più fingersi ciechi e sordi rispetto alle priorità del trasporto ferroviario in Calabria». (rrm)