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Idm

Italia del Meridione, nasce il Dipartimento “Minoranze”

Nel corso dell’assemblea nazionale del Movimento politico Italia del Meridione, svoltasi a Roma nei giorni scorsi, è nato il Dipartimento Minoranze, che «sappia riconoscere il valore delle minoranze linguiste, come gli arbëreshë».

L’incontro, promosso da Cataldo Pugliese, delegato nazionale di Italia del Meridione, ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti della comunità arbëreshë e albanese, esponenti di varie associazioni e istituzioni, provenienti da sette regioni d’Italia. I partecipanti, in un clima entusiasmante e benevolo, hanno deciso all’unanimità di percorrere un programma comune affinché vengano garantiti i giusti riconoscimenti, anche in Parlamento, alle comunità arbëreshë che da oltre cinque secoli rappresentano la massima espressione di integrazione sociale in Europa.

È emerso, quindi, la necessità di chiedere un incontro con il ministro degli esteri Di Maio a cui sottoporre tali richieste e intraprendere azioni mirate a sottolineare il vero valore delle minoranze linguistiche, partendo proprio dalla Legge 482 del 1999 che ha visto negli anni ridurre la propria capacità finanziaria.

Lo stesso delegato Pugliese ha ribadito la necessità di «dar voce alla minoranza etnico linguistica più longeva d’Europa e che oggi vuole essere più che mai protagonista anche nello scenario politico italiano. Dobbiamo chiamare a raccolta l’elettorato delle nostre comunità composto da circa un milione di persone, reclamando un riconoscimento politico e culturale sullo scacchiere europeo. Il portavoce nazionale conclude il suo intervento soffermandosi sull’essenza del movimento politico Idm che ha come missione e filosofia l’ascolto dei territori e delle sue comunità, nel rispetto delle differenze culturali che hanno contribuito a rendere l’Italia quel Bel Paese di cui si sente la mancanza e che vuole riemergere, ripartendo proprio dall’unione (e non unità) di quegli 8000 campanili che ne racchiudono l’immenso patrimonio storico culturale».

Tra i partecipanti Lindita Elezi, già commissaria per le pari opportunità della Regione Marche e capogruppo consigliare del Comune di Jesi, che ha affermato: «Siamo il popolo più numeroso in Italia e ci batteremo con impegno e passione per rappresentare in Parlamento i diritti delle minoranze, sottoponendo proposte e soluzioni, partendo dall’insegnamento della lingua. È arrivato il momento di unire le forze per creare un punto di riferimento in Italia, di questa importante e affascinante minoranza etnico linguistica».

Fino ad oggi è mancata la capacità di fare unione tra i 50 comuni arbëreshë d’Italia, non basta l’associazionismo se pur prezioso ma urge più che mai creare una voce politica che si renda protagonista delle proprie esigenze, ricchezze e bellezze, queste le conclusioni. (rrm)