«Se la situazione sanitaria lo consentirà, gli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire potranno riabbracciare i loro cari nel Paese d’origine».
È quanto afferma l’on. Nicola Carè, deputato di Italia Viva, eletto nella circoscrizione estero Africa- Asia-Oceania e Antartide, che esprime la sua soddisfazione «per l’accoglimento dell’ordine del giorno numero 93, presentato alla Camera dei deputati, e sottoscritto insieme al collega Massimo Ungaro.
«Nell’ordine del giorno accolto– aggiunge – è previsto, inoltre, di favorire il rapido riavvio dell’attività educativa delle scuole italiane all’estero di ogni ordine e grado e quello di promuovere, in ambito comunitario, il dialogo tra paesi per il ricongiungimento di coppie e famiglie di diversa nazionalità, sempre che le condizioni sanitarie lo consentano. Le misure restrittive imposte dal governo italiano per fronteggiare un’emergenza sanitaria epocale, legata all’infezione virale Covid-19, unite alle situazioni di generale disagio che hanno investito il mondo intero e l’Europa, hanno costretto i nostri connazionali – prosegue l’on. Carè – a star lontano dai loro affetti più cari. Questo è avvenuto anche a causa delle difficoltà di spostamento legate sia alla sospensione del Trattato di Schengen in tutti gli stati dell’Unione Europea sia alla quarantena sanitaria obbligatoria per gli italiani temporaneamente fuori».
«La diminuzione progressiva dei contagi, il miglioramento della situazione sanitaria e l’avvio della fase 2, il cui obiettivo è quello di far ripartire gradualmente il Paese e agevolare contestualmente una ripresa economica e sociale, hanno indotto il governo – sottolinea l’on. Carè – ad accogliere questo ordine del giorno che ripaga i sacrifici dei numerosi italiani all’estero costretti a stare per diverso tempo distanti dai loro familiari e congiunti. Era necessario, in virtù dell’attaccamento di ciascuno di noi verso radici e affetti, rassicurare i residenti all’estero, oltre 5 milioni e trecentomila solo gli iscritti Aire, e indicare delle linee guida precise e razionali, perché non esistono cittadini di categorie diverse, ma necessità differenti».
1Il mio auspicio – conclude l’On. Carè – è che si possano presto adottare, in condizioni di sicurezza, tutte quelle misure idonee e volte a favorire tale ricongiungimento e a mettere in pratica quanto previsto nell’ordine del giorno, attenendosi scrupolosamente al senso di responsabilità che deve investire cittadini e classe dirigente». (sg)