Apre domani a Torino il Salone Internazionale del Libro, giunto alla sua 32.ma edizione, e la Regione Calabria è ancora una volta presenta a testimoniare la vitalità culturale di una terra che, se in passato ha espresso personalità di grandissimo spessore come Corrado Alvaro, Leonida Repaci, Saverio Strati (solo per citarne alcuni), oggi vanta ugualmente un gran numero di scrittori degno della massima attenzione: Rosella Postorino, Gioacchino Criaco, Mimmo Gangemi, Domenico Dara e tanti altri.
Nel padiglione della Regione Calabria (Oval V188-W189) un apposito spazio per la presentazione di testi e autori e con un bookshop dedicato. Nei cinque giorni di programmazione si alterneranno narratori, saggisti, intellettuali, operatori e istituzioni culturali che animeranno lo spazio Calabria con iniziative e momenti di dibattito su libri e progetti editoriali. Tra gli appuntamenti previsti un focus sarà dedicato a Vincenzo Padula nell’anno del bicentenario della sua nascita.
Saranno presenti il presidente Mario Oliverio, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, l’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano. Oliverio e la Corigliano hanno firmato la prefazione della brochure di presentazione della partecipazione calabrese. «Con grande piacere – scrivono – la Regione Calabria torna al Salone Internazionale del Libro di Torino, con uno spazio riservato alla produzione editoriale più recente e un programma molto partecipato e denso di appuntamenti. Il tema generale del Salone 2019 “Il gioco del mondo” è di grande interesse, perché stimola a guardare al presente con occhi creativi e senza barriere. La cultura, infatti, è innanzitutto apertura, confronto, scambio di saperi e competenze. E, d’altronde, la Calabria, protesa nel Mediterraneo, è da sempre terra di cerniera tra culture e di incontro tra genti differenti. Per questo tra le proposte che troverete in programma figurano il tema dell’accoglienza e la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche, aspetti della nostra storia a cui teniamo particolarmente.
«Il bicentenario della nascita di Vincenzo Padula, scrittore e patriota del diciannovesimo secolo, ci offre la possibilità di raccontare dell’impegno intellettuale profuso da personalità di primo piano nella cultura italiana ed europea, così come lo è stato lo scorso anno con figure quali quelle di Cassiodoro, Telesio, Campanella e Gioacchino da Fiore. Si potrà notare, nello spazio istituzionale, anche un omaggio al santo taumaturgo e patrono della Calabria, Francesco di Paola, di cui ricorrono i cinquecento anni della canonizzazione e a cui abbiamo dedicato iniziative, progetti e restauri, convegni, mostre e recentemente – appena il 2 maggio scorso – la piazza antistante la sede della Giunta Regionale. La ricchezza della Calabria è costituita proprio dal suo patrimonio culturale materiale e immateriale, che è al centro del nostro impegno politico e amministrativo. Questo patrimonio comprende a pieno titolo anche la storia dell’umanità della Calabria, di ciò che l’ingegno e il carattere dei calabresi ha espresso nel tempo. Per questo, l’opera dei nostri scrittori è fondamentale per raccontare la Calabria e collocare la narrazione di questa terra nello scenario globale del mondo attuale, entrando in profondità con gli strumenti propri degli studiosi e dei narratori con cui è sempre acceso un dibattito proficuo e stimolante.
«Nella terra che è stata di Alvaro, Repaci e Strati, una nuova, matura generazione di narratori si è fatta avanti. Scrive in Calabria o scrive della Calabria e ha varcato con successo i confini regionali. Il loro protagonismo deve essere incoraggiato e le occasioni di promozione della lettura e della scrittura, come è principalmente il Salone di Torino, sono molto rilevanti per la nostra regione che merita di essere raccontata e conosciuta. L’impegno per la Cultura della Regione Calabria è ampio. Abbiamo programmato risorse e interventi come mai prima, ponendo al centro la circolazione delle idee e la creatività, la tutela del patrimonio materiale e immateriale, lavorando per aiutare le biblioteche e i progetti di lettura, sostenendo il mondo della scuola e promuovendo la diffusione del libro, la cinematografia, il teatro e le buone pratiche di valorizzazione della cultura, nelle aree interne e nelle città, dai piccoli borghi alle strutture universitarie d’eccellenza. Tutto questo va nella direzione di rafforzare la coesione sociale, accrescere la consapevolezza dei nostri concittadini e sprigionare le notevoli energie che le forze sane di questa terra sanno esprimere». (rrm)