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La Calabria torna a volare, De Felice (Sacal) mantiene le promesse

La Calabria tornerà a volare, utilizzando regolarmente i tre aeroporti di cui dispone: il presidente della Sacal, il prefetto Arturo De Felice, ha mantenuto gli impegni cui nessuno sembrava credere. Cresce Lamezia, torna operativo Crotone e rifiata Reggio, grazie a Ryanair e grazie a De Felice. 14 le rotte che dalla prossima stagione estiva Ryanair attiverà dai tre aeroporti calabresi, tre di queste sono assolutamente nuove e danno il senso di un impegno serio che fa ben sperare sia in termini di ritrovata mobilità, sia per gli sbocchi occupazionali che verranno. Il traffico previsto è di circa un milione e mezzo di passeggeri l’anno dai tre aeroporti.
L’annuncio l’ha dato lo stesso Presidente De Felice in una conferenza stampa a Lamezia, alla quale hanno partecipato tre esponenti di Ryanair, il responsabile commerciale David O’Brien, il capo delle vendite in Italia John Alborante e il direttore sviluppo Niall O’Connor, con il direttore generale di Sacal Piervittorio Farabbi e la communication manager Tiziana Ferragina.
«Abbiamo mantenuto tutti gli impegni – ha detto il presidente De Felice – senza ricevere neanche un centesimo da parte degli enti locali. Possiamo perciò parlare di un successo senza precedenti, una svolta epocale per il sistema aeroportuale calabrese: per la prima volta, e con un contratto di partnership di tre anni, Ryanair collegherà tutti gli scali calabresi, attivando nuove rotte domestiche e internazionali dallo scalo di Reggio e incrementando, contestualmente, i collegamenti da Lamezia a Crotone dalla prossima estate 2019. Siamo profondamente orgogliosi del risultato ottenuto che conferma la validità del sistema aeroportuale calabrese e la qualità d’impegno di Sacal nella sua gestione». Un impegno che, secondo De Felice, dovrà puntare anche «al bacino di utenza messinese per quanto riguarda lo scalo dello Stretto».
Per l’Aeroporto dello Stretto a Reggio ci sono delle procedure di navigazione aerea che devono essere completate (gli aerei di Ryanair si rifiutavano di fare scalo al Tito Minniti per carenze tecniche), ma nel giro di pochi mesi, già ad aprile, dovrebbero essere operative le rotte che partono e arrivano a Reggio. Sulle destinazioni, per ora, c’è riserbo. «Stiamo lavorando in silenzio da mesi per consentire ai piloti di Ryanair di poter atterarre sulla pista dell’Aeroporto dello Stretto che come sappiamo presenta limitazioni oggettive». Trapela solo che una delle rotte su Reggio sarà internazionale verso un’importante località.
In buona sostanza, è stato siglato un contratto che per tre anni impegna Ryanair in una partnership con Sacal che vedrà utilizzati tutti e tre gli scali calabresi, con incrementi su Lamezia (ci sarà un nuovo volo per Malta) con conferma delle rotte per Cracovia, Baden, Francoforte, Bruxelles e Londra, nuovi voli da Crotone oltre quello per Bergamo (Bologna e Norimberga), un collegamento internazionale per Reggio.
Alborante ha spiegato che «Ryanair è l’unica compagnia aerea ad offrire circa 400 collegamenti internazionali con tutte le regioni italiane, supportando oltre 30mila posti di lavoro e creando collegamenti cruciali sia per il business che per il turismo in regioni come la Calabria che più hanno bisogno di questa essenziale spinta economica. Ryanair sta supportando Sacal per sviluppare procedure di navigazione d’area (Rnav-Area Navigation) a Reggio Calabria da sottoporre a Enav e Enac a inizio dicembre». L’obiettivo – gli ha fatto eco David O’Brien – è avere più collegamenti internazionali che è quello di cui la Calabria ha bisogno».
Insomma, finalmente prende piede l’idea di fare rete con i tre aeroporti e un’intelligente politica di programmazione e sviluppo potrà sfruttare adeguatamente la domanda di voli che il flusso turistico verso Calabria – prevedibilmente in ascesa – richiede. Dopo la visita degli operatori tedeschi a convegno nelle scorse settimane a Reggio – che hanno girato con l’occasione in lungo e in largo per la Calabria – occorrerà prevedere una quanto mai ampia offerta di scalo, non soltanto limitata a Lamezia. Non è improbabile, perciò, che la futura rotta internazionale da e per Reggio non sia proprio con la Germania…
De Felice (originario di Reggio) non ha nascosto la sua soddisfazione: «Abbiamo capovolto una situazione disastrosa che abbiamo trovato quando ci siamo insediati il 15 luglio 2017. Garantiamo un’attività volativa che l’Aeroporto dello Stretto non ha mai conosciuto prima, e lo abbiamo fatto mantenendo i conti sempre in ordine. Dal ripristino dei voli Alitalia, all’intensificazione di Blu Express e adesso l’arrivo di Ryanair da aprile. Adesso aspettiamo una forte risposta da parte dell’utenza, perché per essere mantenuti questi voli devono essere sostenuti attraverso i biglietti. Noi siamo riusciti a portare la compagnia meno cara con biglietti davvero accessibili, sta ai reggini adesso tornare a volare da Reggio».
Per la verità, i reggini non hanno mai rinunciato ad utilizzare il loro aeroporto anche se, a volte, con tariffe superiori a voli transoceanici. La Città Metropolitana ha bisogno del suo aeroporto e i reggini non aspettano altro che sia garantita loro una mobilità anche “sostenibile” (con orari comodi che l’estate scorsa erano stati cancellati) e un prezzo di biglietto “accettabile” (il Reggio-Milano arriva a costare anche più di 400 euro in economy, partendo da un minimo di 150). De Felice ha lavorato  in silenzio, da solo, quando tutti lo tiravano per la giacca: i primi risultati – concreti – si vedono e le premesse sono più che buono. Forse è la volta buona che la Calabria prende il volo (e non solo metaforicamente parlando). (rrm)