È stata convocata, per domani mattina, la Commissione Sanità di Palazzo Campanella per discutere della vertenza del Sant’Anna Hospital di Catanzaro.
Alla seduta, convocata dal presidente Sinibaldo Esposito, sono stati invitati a partecipare il commissario ad acta Guido Longo per l’attuazione del Piano di Rientro del Settore sanitario della Regione Calabria, i componenti della Commissione Prefettizia dell’Asp di Catanzaro, dott.ssa Luisa Latella, dott.ssa Franca Tancredi e il dott. Salvatore Gullì, il dirigente del Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie, Francesco Bevere, e il presidente del Cda del Sant’Anna Hospital, Giovanni Parisi.
Una riunione, dunque, che « si carica di aspettative per il Sant’Anna Hospital. Medici, dipendenti, pazienti con il fiato sospeso in attesa di conoscere quali decisioni incideranno, e in che modo, sul destino di una realtà importante nel contesto sanitario regionale, in prima linea sul fronte delle malattie cardiovascolari» ha dichiarato Libero Notarangelo, consigliere regionale del PD e vicepresidente della Commissione Sanità.
«Le audizioni di domani –ha aggiunto – non possono avere la presunzione di portare a risoluzione ogni criticità “collezionata” nel corso degli anni in termini di ritardo per l’accreditamento della struttura, di responsabilità burocratica che ha creato il vulnus documentale e quindi al blocco delle attività determinato dall’Asp alla vigilia di Natale».
«Di certo – ha proseguito – far sedere al tavolo tutti gli attori di una vicenda che rischia di concludersi nel peggiore dei modi, a danno dei pazienti affetti da patologie cardiologiche, rappresenta comunque un fatto positivo in termini di prospettive. Ad oggi, abbiamo letto di confronti istituzionali del tutto parziali: non basta avviare il dialogo tra Regione, Asp, commissario ad acta alla Sanità e sindaco della città di Catanzaro. Se la proprietà della clinica rappresentata dal Consiglio d’amministrazione guidato da Gianni Parisi, documenta carte alla mano di un carteggio con l’Asp lungo mesi, in cui le sollecitazioni relative all’accreditamento restano senza risposta, è necessario un faccia a faccia franco e costruttivo tra la commissione prefettizia alla guida dell’Azienda di Catanzaro e il CdA».
«Se il prefetto Latella – ha detto ancora il consigliere regionale – avanza dubbi sull’adeguamento della clinica alle prescrizioni richieste, e soprattutto resta cauta sull’evolversi della situazione perché non può prescindere dalla inchiesta giudiziaria che ha interessato il precedente management, le perplessità devono essere sul tavolo con ogni possibile motivazione e chiarimento. Del resto, in ogni conferenza stampa e intervento, compresa la conference call con tutti i parlamentari di sabato scorso il CdA ha sottolineato che “ci sono un’indagine e delle ipotesi di reato non ripetibili perché il reparto sotto inchiesta è sospeso. Se Villa Sant’Anna ha sbagliato insieme a chi ha sbagliato pagherà per quel per cui è chiamata a rispondere’”. Ma, senza un confronto franco e diretto, che parta dal presupposto che gli interlocutori non sono nemici da sfidarsi ma le diverse parti chiamate a portare a sintesi le difficoltà e le contraddizioni per garantire il diritto di cura e il diritto al lavoro di trecento persone, non si va da nessuna parte».
«Anzi – ha spiegato – si viaggia dritti verso un fallimento sociale che porterà alla dispersione delle preziose professionalità cresciute al Sant’Anna Hospital, e all’incremento delle liste d’attesa e della migrazione sanitaria a danno dei pazienti che non potranno più curarsi».
«Allora – ha concluso Notarangelo – l’auspicio per la riunione di domani è che quanti sono stati invitati affrontino il confronto con spirito costruttivo con l’intento comune di arrivare alla migliore delle soluzioni possibili nell’interesse di tutti, nel rispetto delle regole, della legalità e nella massima trasparenza».
All’ordine del giorno, poi, è in programma anche un’audizione in merito all’attività del Centro Regionale di Farmacovigilanza. (rrc)