Sbloccare i fondi per i centri antiviolenza. È questo quello che chiede l’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere in una lettera aperta al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e al ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti.
«L’Osservatorio regionale sulla violenza di genere – comincia la lettera – nella sua ultima seduta, ha raccolto il grido di allarme lanciato dai Centri anti violenza, che hanno denunciato i ritardi della regione Calabria nell’assegnazione dei fondi erogati dal Ministero».
«Affinché venga scongiurato il rischio concreto che la Regione debba restituire detti fondi ministeriali – prosegue la lettera – Mario Nasone e Giovanna Cusumano, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore dell’Osservatorio, chiedono al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ed all’Assessore Angela Robbe, di attivarsi tempestivamente al fine di garantire l’assegnazione dei fondi ,che sono necessari per la “sopravvivenza” dei centri».
«È notorio, infatti – prosegue la lettera di Nasone e Cusumano – che i Centri anti violenza soffrono di una cronica inadeguatezza delle risorse loro assegnate e, pertanto, la perdita dei fondi ministeriali metterebbe a rischio chiusura molti di essi, che non sarebbero più nelle condizioni finanziarie di garantire né la copertura delle spese di gestione, né tantomeno gli adeguamenti strutturali pretesi dall’ente regionale. Segnalano, inoltre, il coordinatore ed il vice coordinatore dell’Osservatorio, la mancata previsione nella programmazione regionale dell’accreditamento di centri anti violenza nella provincia di Reggio Calabria e, precisamente, nella Locride e nella Piana di Gioia Tauro, territori particolarmente complessi, che sono completamente privi di punti di riferimento e di ascolto accreditati per le donne che vivono il dramma della violenza, come è stato puntualmente segnalato anche dalle Forze dell’Ordine».
«Ed ancora – prosegue la lettera – si chiede che si acceleri l’iter per l’approvazione del progetto di legge regionale sulla violenza di genere che ha, tra l’altro, l’obiettivo di adeguare la legislazione regionale, oramai datata, alla normativa nazionale, e che prevede che Centri antiviolenza siano distribuiti in maniera omogenea in tutto il territorio regionale, progetto di legge, a tutt’oggi, incomprensibilmente fermo in terza commissione. Al Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti, infine, l’Osservatorio chiede maggiore attenzione per la Calabria, regione che soffre di ritardi in ogni settore e, pertanto, necessita di particolare attenzione, affinché il Governo preveda l’impiego di risorse aggiuntive finalizzate a colmare le gravi carenze di strutture adeguate all’accoglienza delle donne vittime di violenza in quei territori che ne sono completamente privi». (rrc)