«A Gerardo Sacco, Maestro orafo che per sei decenni ha plasmato il suo destino nelle suggestioni della Magna Grecia, creando gioielli che narrano storie millenarie. Il suo percorso, intrecciato tra tradizione e innovazione, ha portato prestigio alla Calabria in Italia e nel mondo, ispirando le nuove generazioni con un fulgido esempio di intraprendenza, perseveranza e coraggio». Così il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e la vicepresidente Giusi Princi, hanno voluto omaggiare il maestro orafo Gerardo Sacco per i suoi 60 anni di carriera.
E lo hanno fatto alla fine della proiezione del docufilm Semidei, realizzato da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta e cofinanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento istruzione, formazione, pari opportunità – e dalla Fondazione Calabria Film Commission, in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, andato in scena a un Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria che ha registrato il sold out.
«Gerardo Sacco – ha rimarcato la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi nel corso della serata – è l’emblema per eccellenza di un terra operosa e virtuosa, che sa distinguersi ed emergere nonostante tutte le difficoltà. Con grande caparbietà e determinazione, partendo dal nulla, con le sue uniche forze, accompagnato unicamente dalla creatività e dalla passione, il Maestro è diventato l’artista che, nei suoi 60 anni di carriera, attraverso i suoi gioielli, ha saputo meglio rappresentare la Calabria, la sua storia, la Magna Grecia, le peculiarità che caratterizzano ogni territorio delle cinque province».
«Oltre che per l’arte – ha evidenziato –, la sua carriera è stata caratterizzata dalle Sue grandi qualità umane: ha sempre sposato tanti progetti umanitari, sostenendo con grande generosità tutte le cause volte a sostenere il sociale, la meritocrazia, la crescita dei giovani. Ed è rimasto sempre umile. Ed è anche questa la sua grande dote. Eppure i suoi gioielli sono stati indossati dalle più importanti star del cinema nazionale ed internazionale, i suoi manufatti artistici hanno insignito personalità celebri a livello mondiale, le sue idee hanno arricchito alte cerimonie di Stato così come eventi internazionali dello spettacolo».
«Tutto ciò – ha infine osservato la vicepresidente Princi – la non ha mai scalfito la sua umanità e quel suo tipico stare con i piedi per terra. Ha deciso di investire sulla Calabria e in Calabria, portando sempre alta la sua identità e le sue radici. All’artista, all’uomo umile, generoso e perbene, la Regione dice grazie, per avere sempre raccontato e rappresentato con fierezza, in Italia e nel mondo, l’immagine più bella della Calabria e della sua gente».
Semidei è stato presentato in anteprima alla 20esima edizione delle “Giornate degli autori” nella sezione “Notti veneziane” alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia. È stato presentato inoltre a Nairobi in Kenya, nei prossimi mesi anche in Giappone a Tokyo, in Portogallo a Lisbona e in altri importanti Festival internazionali”.
Scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo, ripercorre mezzo secolo di storia raccontando la vicenda dei Bronzi di Riace, i due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Attraverso interviste, documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto, il documentario ripercorrer periodi storici significativi grazie a preziosi materiali d’archivio e alle suggestive testimonianze di esperti e storici. (rrc)