Gli aeroporti calabresi tornano sotto il controllo pubblico, grazie all’accordo che la Regione Calabria ha trovato con Sacal. L’accordo, come comunicato da Regione Calabria e Lamezia Sviluppo, prevede che il 70% delle quote pubbliche saranno distribuite tra la Regione, Fincalabra e altri Enti, mentre il 30% rimarrà ai privati, con in testa Lamezia Sviluppo.
È l’epilogo della delicata quanto complicata faccenda che fu scoperchiata dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, poco dopo il suo insediamento, dove era emerso che il socio privato, Lamezia Sviluppo, aveva acquisito le quote che i soci pubblici non avevano rinnovato, passando dal 29% al 51,96%, ossia acquisendo la maggioranza della società di gestione dei tre aeroporti calabresi.
Un fatto che aveva suscitato scalpore e indignazione e che aveva portato il socio privato ad annunciare di essere disposto a vendere le quote senza sovrapprezzo dopo la proposta del presidente Occhiuto di acquisire tali azioni attraverso Fincalabra.
Il trasferimento delle quote si perfezionerà in 15 giorni, il tempo di espletare i passaggi obbligatori di legge e di statuto. L’intesa allontana il rischio di revoca della concesisone, ventilato dall’Enav viste le clamorose inadempienze di Sacal e la sua cosiddetta “privatizzazione. È un’ottima notizia per i calabresi, soprattutto alla luce dell’annuncio di Ita di cancellare il volo Reggio-Milano a partire dal 27 marzo: il Governatore ha detto di aver incontrato «i vertici di Ita e a loro ho chiesto di soprassedere sulla decisione di cancellare il volo da e per Milano da Reggio Calabria. Ho avuto rassicurazioni in questo senso, Ita sa che è volontà della Regione investire in un consolidamento del rapporto». È evidente l’obiettivo del presidente Occhiuto di trasformare radicalmente la mission della Sacal, fino ad oggi troppo protesa a valorizzare solo lo scalo di Lamezia a danno di quelli di Reggio e di Crotone in piena crisi. Reggio, in particolare, penalizzato da orari impossibili e inadeguati a soddisfare la domanda di traffico che viene non solo dalla provincia reggina, ma anche dalla dirimpettaia Messina. Il passo successivo sarà la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Sacal e del nuovo presidente. Una scelta importante che vedrà protagonista il Presidente Occhiuto che dovrà tener conto di capacità e competenza in materia nella scelta del nuovo manager cui affidare il rilancio aeroportuale della Calabria. Ma non sono sufficienti competenze specifiche in ambito di scali, voli e relazioni sindacali con piloti e personale di terra. No serve – assolutamente – un’ottima conoscenza del territorio, in modo da poter avviare operazioni di marketing territoriale strategico che permetta di utilizzare a pieno i tre scali calabresi, per ampliare l’offerta tenendo conto delle esigenze dei passeggeri e delle strutture ricettive non solo turistiche, destagionalizzando con occhio agli affari e allo sviluppo del cosiddetto turismo congressuale che può portare un traffico aeroportuale incredibile e grandi numeri in termini di presenze.
Non faccia l’errore il presidente Occhiuto di guardare fuori della regione nella scelta del futuro manager dei voli. Serve chi conosce le opportunità del turismo (ancora tutto da sviluppare: siamo appena al 5% delle potenzialità effettive) ma anche sia in grado di intercettare le esigenze del territorio in termini di mobilità: non solo Roma e Milano per il traffico business (avvocati, medici, manager, etc) ma altri collegamenti funzionali agli importanti sviluppi che sono previsti con la Zes e il grande utilizzo del Porto di Gioia Tauro.
Secondo alcuni rumours, c’è già un papabile manager, che peraltro piace a Confindustria Calabria ed è molto apprezzato trasversalmente per le sue capacità e la competenza in campo turistico: si tratta di Giuseppe Nucera, già presidente degli industriali reggini, imprenditore turistico, grande conoscitore del sistema aeroportuale e, soprattutto, attento conoscitore del territorio calabrese. Nucera può vantare ottime capacità manageriali maturate in importanti attività turistiche portate al successo (non solo in Calabria) e con ottime relazioni di anni con i principali vettori aerei internazionali e le compagnie di charter. Sarebbe un’ottima scelta per la Calabria, in termini di capacità e competenza.
Il futuro manager di Sacal dovrà anche occuparsi dei 25 milioni di euro dell’emendamento Cannizzaro destinati all’aeroporto di Reggio: «Vanno spesi presto – ha detto il presidente Occhiuto –. Appena sarà nominato il nuovo management di Sacal, verrà fatto un tavolo tecnico con Enac, con il quale discuteremo anche delle limitazioni per atterrare a Reggio Calabria. La soluzione del simulatore non è sufficiente per me, ci può essere una soluzione diversa che punti sulle nuove tecnologie. RyanAir? La incontrerò presto, e non sarà l’unica compagnia con la quale parlerò».
(rrm)