di CITTA’ VISIBILI – Lamezia Terme, Centro Congressi Prunia, 5 dicembre 2023. Una data indimenticabile per Le Città Visibili: Guido Taroni, giovane talentuoso, gentile, elegantissimo fotografo di fama internazionale, è qui solo per noi, per raccontarsi senza filtri, in tutta la sua spontaneità. Ci accoglie col suo sorriso disarmante. Siamo tutti pronti ad ascoltare. Si spengono le luci e Guido ci mostra una foto di famiglia a lui particolarmente cara che, ci confida, segna il giorno in cui, assistendo al lavoro dell’amatissimo zio, Giovanni Gastel, rimane folgorato dal mondo della fotografia e della moda.
Qualche anno dopo, quasi per caso, crea quella che diventerà la mostra che lo lancia nel mondo degli scatti d’autore e che riecheggerà sempre nella sua arte: svuota dei bauli con i vestiti della bisnonna Carla Erba Visconti di Modrone, vuole immortalarli e li ferma sul muro con una gruccia appesa a un chiodo…una folata di vento e il vestito prende vita, ondeggia, si avviluppa, si distende…Nasce la mostra “Sogni sospesi 14 vestiti per 14 pareti”, che caricherà muri e vestiti di intense suggestioni, catturando gli sguardi dei visitatori e trascinandoli in un tempo sospeso, come in un incantesimo. Sin da bambino, vissuto e formatosi tra Arte e Bellezza e Cultura, assorbe la raffinatezza e l’eleganza del mondo che lo circonda; in quelle sale, dove è passata la Storia con Verdi, Boito, D’Annunzio, Callas e, naturalmente, con lo zio Luchino Visconti che ci viveva, Guido giocava.
Ammette di non aver mai amato la scuola, in cui trascorreva ore noiose se non fosse stato per i compagni di classe, e si è trovato, concluso il ciclo delle superiori, a chiedersi cosa farne del suo futuro lavorativo. Frequenta lo studio dello zio, dove impara moltissimo, ma il suo timore è rischiare di restare invischiato nell’inconfondibile stile del grande Giovanni.
Inizia a scattare foto per eventi, matrimoni, battesimi e il suo nome comincia via via a circolare e affermarsi, con le sue caratteristiche, la sua personalità, versatile e curiosa. Guido racconta aneddoti, commenta, ci mostra fotografie e rompe gli schemi della perfezione: anche una foto sovraesposta, sfocata o apparentemente anonima può contenere dettagli inattesi di bellezza. Un ciuffo d’erba in primo piano, come grandi ciglia, dà profondità ad un’inquadratura; l’ombra di un ramo sembra indicare una figura presente nello scatto…una sorta di magia, qua e là, con dettagli di suggestiva imperfezione. Poi ci racconta dei viaggi in terre lontane, per cercare i set adatti alle meravigliose fotografie che confluiscono nei suoi libri: la natura incontaminata occhieggia da vetrate di case da sogno, scimmie mattacchione saltellano sui rami inquadrati da una portafinestra, e poi angoli intimi, su cui meravigliosi drappi creano tocchi esotici e colorano un austero antico boudoir, foto di famiglia che immortalano affetti e arredano spiando da pareti e scrivanie, corridoi che intersecano stanze luminose e accoglienti.
Guido ci rapisce col suo eloquio raffinato, staremmo ad ascoltarlo per ore, avvolti nell’incantesimo dei suoi scatti che sono quadri di rara suggestione, un turbinio di sfumature colorate, momenti di grande intensità. Non lo ringrazieremo mai abbastanza per la serata speciale che ci ha regalato. Grazie Guido e grazie alla nostra inarrestabile Presidente Anna Misuraca per il sogno ad occhi aperti che ci hanno fatto vivere. (cv)