È un invito a venire a Crotone, a seguito della tragedia dei migranti a Steccato di Cutro, quello che l’Università delle Generazioni ha rivolto a Papa Francesco.
«Pochi mesi prima che tu fossi eletto Pontefice il 13 marzo 2013, lo scrittore calabrese Salvatore Mongiardo aveva pubblicato per l’Editore Gangemi di Roma un libro che adesso ci sembra addirittura “profetico” sia per il titolo che per i contenuti: Cristo ritorna da Crotone. Semplice coincidenza? Adesso tu, immediatamente dopo i tanti morti nel mare di Cutro del 26 febbraio scorso, ti sei detto molto addolorato ed hai espresso la tua vicinanza e la tua preghiera. E questo ha confortato i parenti delle vittime, i superstiti di quel terribile naufragio ma pure noi calabresi, in particolare coloro che sono tanto impegnati nel salvataggio e nell’accoglienza dei profughi».
«Sicuri di interpretare l’aspirazione di tutti i calabresi, ma anche di tutti i migranti e dei cosiddetti ultimi del mondo – si legge – noi dell’Università delle Generazioni ti chiediamo di venire a Crotone, come sei già andato a Lampedusa lunedì 8 luglio 2013 nella prima assai significativa uscita del tuo Pontificato. Vieni a a rafforzare il sostegno ai sofferenti, ma anche ai volontari e a quei servitori dello Stato che cercano in tutti i modi (spesso eroicamente) di aiutare e salvare specialmente i disperati e coloro che fuggono da troppe e invivibili situazioni esistenziali. Vieni ad incoraggiare la grande umanità della Calabria la quale è una terra di sbarchi da oltre quattromila anni ed ha ospitato genti e popoli in fuga dall’inferno di dittature, guerre, persecuzioni e calamità naturali».
«Torna in Calabria, fratello Francesco, dopo quasi dieci anni, sulle orme di San Paolo e di tanti altri santi, per sostenere quel cristianesimo che qui ha premesse e radici culturali già nei “sissizi” di Re Italo di 3500 anni fa e nella filosofia di Pitagora, come ha dimostrato Salvatore Mongiardo, scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone nel suddetto libro “Cristo ritorna da Crotone”».
«Torna in Calabria, terra di approdo dal Sud del mondo e di passaggio verso l’Europa – si legge – pure per dare coraggio a coloro i quali dovranno ancora sostenere sfide difficili nell’accoglienza, poiché possiamo immaginare che gli approdi continueranno a ritmi sostenuti per chissà quanti decenni! Torna in Calabria, in una terra sofferente essa stessa, dimenticata, snobbata e vessata per millenni, depredata e in particolare spogliata dei tantissimi suoi figli dispersi (a loro volta) per le tante vie del mondo! Noi te ne saremo grati per sempre e il Signore Iddio benedirà i tuoi passi. Specialmente se Crotone divenisse sede di un incontro tra tutte le Religioni per l’Umanità». (rrm)