Francesco Grandinetti, delegato Assimec Calabria – associazione che raggruppa aziende della filiera dei servizi per i matrimoni -, lancia un appello al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, affinché vengano adottati interventi specifici per il settore wedding, in quanto, insieme agli eventi, «è praticamente azzerato per il 2020».
«L’Assimec – ha proseguito Grandinetti – è l’Associazione che ha voluto, a livello nazionale raggruppare tutte le aziende della filiera wedding. Infatti le location, gli atelier, i ristoranti, i fioristi, i fotografi, i parrucchieri, le estetiste/i, i negozi di bomboniere, le gioiellerie, i wedding planner, i camerieri, i giardinieri, i media televisivi e non solo, i grossisti alimentari, i catering, gli organizzatori delle fiere di settore, chef, insomma tutta la filiera dei matrimoni subirà in questo anno un tracollo finanziario. Infatti è molto probabile che i fatturati si azzerino per tutti».
«Ognuno dei componenti della filiera – ha proseguito Grandinetti – vista la crescita esponenziale del settore, ha molto investito e programmato i pagamenti delle forniture per il periodo marzo dicembre. Questi eventi non si preparano un giorno prima, ma almeno un anno prima, per essere pronti a “celebrare” i matrimoni avendo tutto pronto ed organizzato. Se oggi, come pare, si azzerassero gli eventi nel 2020, le varie aziende non saprebbero come onorare gli impegni assunti. Si badi bene che non si parla aleatoriamente di possibili fatturati che si sarebbero potuti realizzare nel 2020, ma di certezza di fatturati sanciti da precisi contratti sottoscritti negli anni precedenti accompagnati da regolari caparre».
«Per dare alcuni numeri dell’importanza del settore che rappresentiamo con la nostra Associazione – ha proseguito Grandinetti – posso evidenziare alcuni dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi su dati Istat, del giro d’affari complessivo del settore wedding. In Italia nel 2016 ammontava a 15 miliardi di euro, con crescite del 2/3 per cento l’anno. Il dato evidenzia che crescono di più l’organizzazioni di feste e cerimonie, tra cui i wedding planner, (+9,6% in un anno, 1.655 imprese attive) e i catering per eventi (+9,1%, 1.255 attività)».
«Ancora – ha proseguito Grandinetti – si evidenzia che ruotano attorno alla celebrazione della cerimonia anche più di 22 mila imprese di confezione di “altro abbigliamento esterno”, tra cui abiti da sposa e cerimonia, (+2,1%), 30.564 attività di commercio al dettaglio di confezioni per adulti (+4,3%), oltre 14 mila negozi al dettaglio di fiori e piante e 1.318 di bomboniere, 11 mila attività di riprese fotografiche e 235 agenzie matrimoniali e d’incontro».
«In Calabria – ha proseguito Grandinetti – si celebrano tra matrimoni religiosi e civili, unioni civili circa 10.000 eventi, senza considerare le prenotazioni provenienti dall’estero che in Calabria crescono in maniera rilevante apportando finanza estera. Ciò pone la Calabria a rappresentare più del 4% del numero degli eventi che si svolgono in Italia. La Calabria si colloca al primo posto in Italia per il tasso di nuzialità che è pari al 4,7 per mille, cioè ogni mille cittadini si sposano 4,7 persone, contro il 2,3 della Lombardia».
«Sempre in Calabria – ha proseguito Grandinetti – è altissimo il numero di Imprese attive nei settori legati alla celebrazione delle nozze che al 31.12.2017 era di oltre 3000 aziende con un tasso di crescita costante del 2% annuo. È pertanto facile immaginare l’impatto occupazionale che questo settore produce».
«Ecco perché – ha spiegato Grandinetti – mi rivolgo alla presidente Santelli, affinché prenda in considerazione aiuti per questo settore indispensabili ed immediati che, tra le altre cose, devono servire ad allontanare la mano delle organizzazioni mafiose su questo settore attraverso l’usura. Ha perfettamente ragione il dott. Nicola Gratteri quando evidenzia tale problematica. Purtroppo questi imprenditori devono, nella migliore delle ipotesi, pagare i fitti, l’energia elettrica e il gas ed è molto facile, con l’angoscia nel cuore, cadere in queste tentazioni con la falsa illusione di salvare l’azienda».
«Vorrei sottolineare alla Santelli – ha proseguito Grandinetti – che per queste particolari aziende bisogna individuare aiuti che oltre a fare riferimento al fatturato dell’anno precedente, dovranno prevedere misure di sostegno a fondo perduto in relazione alle commesse perse nell’anno 2020 per l’emergenza sanitaria . Chiediamo infine all’assessore alle attività produttive/turismo e a quello al bilancio di non sottovalutare tale problematica».
«Giorno 27 Aprile – ha proseguito Grandinetti – ci sarà la prima assemblea nazionale in teleconferenza dell’Assimec dove saranno decise azioni e precise richieste al Governo Centrale al fine di non sotterrare un comparto importantissimo per la nostra Italia sotto il profilo occupazionale, sociale e di produzione di Pil. Rimaniamo a disposizione della Regione Calabria se volesse avvalersi della nostra collaborazione per inquadrare meglio il problema». (rrm)