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L'appello di ImpegnoinCalabria: Ribaltiamo i luoghi comuni

L’appello di ImpegnoinCalabria: Ribaltiamo i luoghi comuni

Ribaltiamo i luoghi comuni è non solo l’appello della rete #ImpegnoinCalabria, ma anche il titolo dell’iniziativa in programma il 7 settembre a Reggio, alle 19, nella terrazza del bene confiscato Macramè.

Riparte un’iniziativa della Rete #ImpegnoInCalabria, una rete giovanile di diverse associazioni del terzo settore nata con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita politica dopo un anno dalla firma del Manifesto dei Giovani calabresi da parte dei politici ex candidati a governatori e, dunque, dal governo calabrese, rimasto ancora inattuato. 

Pertanto, è stata avvertita la necessità di fare rumore e richiamare la necessità e il bisogno di agire, adesso. 

Nel pieno rispetto della continuità della nostra missione, la Rete propone un aperitivo in terrazza nel centro storico di Reggio Calabria. Sarà un ottimo momento di confronto con lo scopo di sollevare momenti di riflessione rispetto al ruolo che deve assumere la generazione più giovane della nostra terra. 

L’obiettivo è quello di ritagliare uno spazio di dibattito su come si possano ribaltare i luoghi comuni – da qui nasce il nome dell’iniziativa – e imparare a conoscere davvero la Calabria e il suo potenziale, superando pregiudizi e preconcetti. Dalla lotta alla rassegnazione, alle prese di consapevolezza nel ricordare che, tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e i cambiamenti sono tanti e necessari e, in questo, tornerà utile ricordare il valore e la portata del Manifesto dei Giovani Calabresi, rinnovandolo.

Idee, proposte ed il giusto #Brio per un autentico protagonismo giovanile in Calabria che sia promotore di speranze per la nostra generazione, che possa sostenere la gentile rivoluzione di cui questa terra abbia bisogno, e che possa dare vera centralità ai giovani nel largo dibattito pubblico – politico di questa Regione.

Un domani che garantisca una comunità a misura di giovane, lontana dal clientelismo e dalla mafiosità, in cui prosperino le realtà del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione e creino l’opportunità di scegliere di restare in Calabria per cambiarla. (rrc)