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L'Arcivescovo Maniago conferisce il Premio Mar Jonio 2023 a chi onora la Calabria

L’Arcivescovo Maniago conferisce il Premio Mar Jonio 2023 a chi onora la Calabria

Nella chiesa di San Michele Arcangelo di Cuturella di Cropani, è stato conferito il Premio Mario Jonio 2023 dall’arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago.

L’iniziativa è promossa da Pro Loco Cropani, Comune di Cropani, Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, Arciconfraternita SS. Immacolata Concezione Catanzaro

Insieme all’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago, che ha presieduto la cerimonia ufficiale, hanno consegnato il prestigioso riconoscimento: il commissario capo della Polizia di Stato Giuseppe Perri e il comandante della stazione Carabinieri di Cropani Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi a Simona dalla Chiesa (Promotrice di Legalità); il presidente della Pro Loco di Cropani Angelo GranoFranco Levato  (Mister Europa 2022); il presidente Mario Tassone a Daniele Maselli (Cardiochirurgo); il regista Eugenio Attanasio ad Antonietta Santacroce (Promotrice di Cultura).

Premi alla memoria, sempre conferiti dall’Arcivescovo Maniago  con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri alla memoria di Mons. Antonio Cantisani (Arcivescovo Metropolita Catanzaro-Squillace), ha ritirato il riconoscimento il nipote omonimo Antonio Cantisani giornalista; e con il sindaco di Cropani Raffaele Mercurio alla memoria di  Luigi Maria Lombardi Satriani (Antropologo), ha ritirato il figlio Alfonso Maria Lombardi Satriani.
Una targa ricordo della manifestazione è stata consegnata all’Arcivescovo Mons. Claudio Maniago dal segretario generale nazionale del Sindacato Polizia di Stato FPS Giuseppe Brugnano, che si è fatto portavoce  del segno di gratitudine  dei promotori del Premio verso l’alto prelato. Anche di Maniago come per tutti i premiati, Valentina Caramuta ha letto una breve scheda del suo lunghissimo curriculum che parte dalla sua città di nascita, Firenze, ma di famiglia friulana.
E proprio S.E. Mons. Maniago ha spiegato, nella chiesa gremita di pubblico, il senso dell’iniziativa per dare un futuro di sviluppo morale e civile della nostra terra. L’Arcivescovo nella sua pacata ma fortemente incisiva relazione ha saputo esaltare con parole semplici e toccanti tutte le doti dei premiati, il cui breve curriculum è stato magistralmente sintetizzato e letto da Valentina Caramuta, che ha coordinato l’iniziativa. Il conduttore della serata, Luigi Stanizzi, rivolgendosi all’Arcivescovo Maniago gli ha detto: «Eccellenza Reverendissima, mi ha telefonato l’avvocato Nicola Cantafora, che aveva annunciato la sua preziosa presenza alla manifestazione, per scusarsi in quanto non potrà raggiungerci: il suo medico gli ha proibito di uscire per  una sindrome influenzale. Si scusa quindi, anche se idealmente è qui con noi».
E poi, rivolgendosi al Presidente del Catanzaro Calcio Ing. Floriano Noto seduto in prima fila, Stanizzi ha aggiunto: «Il medico, mi ha riferito l’avvocato Cantafora, gli ha anche proibito di venire allo stadio alla prossima partita. Quindi, un autorevolissimo spettatore in meno…” Il Presidente Noto e l’Arcivescovo Maniago hanno allargato le braccia, sorridendo con gratitudine».
Il presidente della Pro Loco Angelo Grano, promotore della prestigiosa manifestazione, da parte sua ha ringraziato tutti i numerosi presenti e in particolare quelli che hanno contribuito all’ottima riuscita del Premio, che naturalmente deve essere sostenuto dalle istituzioni per onorare le personalità meritevoli della Calabria. Il Presidente  Grano ha  detto fra l’altro: «Sono molto contento e soddisfatto  di essere riuscito ad organizzare la manifestazione culturale nel mio paese, Cuturella, così piccolo ma al contempo così grande da poter ospitare tanti illustri personaggi».
Di Franco Levato (presenti i suoi orgogliosi genitori e parenti) esempio di studente e lavoratore, è stato sottolineato l’auspicio che possano aprirsi per lui le porte dello spettacolo e della moda. Mister Europa 2022 ha ringraziato nel suo stile improntato alla semplicità e concretezza.
Mario Tassone, autorità storica fin dalla nascita del Premio Mar Jonio, ha messo in risalto una miriade di aspetti positivi della Calabria e delle sue più meritevoli personalità fra cui il famoso cardiochirurgo Daniele Maselli. Il prestigioso professionista, indissolubilmente legato al territorio, ha sottolineato le grandi professionalità di cui si fregia la Calabria e con cui ha collaborato per tanti anni  e collabora ancora. Fra il pubblico diversi pazienti del Dott. Maselli, la cui fama professionale a livello internazionale si sposa con quella di grande umanità e disponibilità. Si spera che possa tornare a operare nella nostra regione.
Di particolare rilievo il saluto di Tonia Santacroce, che con il suo prestigioso Festival d’Autunno e attraverso il suo impegno nel Teatro  Politeama ha dato la possibilità a tutti i calabresi di conoscere dal vivo i più importanti artisti del mondo, in campo musicale, teatrale, insomma i big della cultura contemporanea e non solo. E le parole del regista Eugenio Attanasio, di ritorno vincitore dai Festival del cinema di Maratea e Catania, da tanti anni operatore culturale impegnato su più fronti, hanno saputo interpretare il ruolo di primissimo piano di Antonietta Santacroce nel mondo culturale.
È stata, poi, la volta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che ha fatto “un quadro” affettuoso e sublime della personalità e della missione di Mons. Cantisani, definendolo un uomo di chiesa davvero vicino alla gente. Alle parole misurate del presidente Soluri, che si è soffermato sulla vita di Mons. Cantisani  e sul suo eccezionale rapporto con il territorio e la Città di Catanzaro, si sono aggiunte quelle di riconoscenza di Mons. Maniago che hanno ricordato a tutti il carisma di uno dei suoi predecessori più amati, ben oltre i confini della diocesi, essendo stato Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, e d’Italia essendo stato Presidente di Migrantes.
Il nipote omonimo Antonio Cantisani, apprezzato giornalista, con struggente nostalgia ha ricordato lo zio e la sua miracolosa capacità di mantenere relazioni d’affetto con migliaia di fedeli. Un intervento quello di Cantisani giornalista che ha tracciato il percorso umano e religioso dello zio, a tratti inedito.
Sull’importanza della memoria si è soffermato in modo colto e compiuto Alfonso Maria Lombardi Satriani, figlio del famoso antropologo che il mondo accademico, e non solo, ci invidia. Il figlio ha tenuto una lezione magistrale sull’utilità culturale del ricordare in una realtà come la nostra, distratta e smemorata.  La fama di Luigi Maria Lombardi Satriani infatti ha travalicato i confini nazionali, oggi ci sono tanti studiosi che dopo aver calcato le sue orme hanno raggiunto autorevole autonoma notorietà, un esempio fra gli altri Vito Teti. Il sindaco di Cropani, Giuseppe Mercurio, mettendo al centro la cultura ha rievocato quando tanti anni fa partecipava da spettatore al Premio Mar Jonio davanti alla facciata del Duomo di Cropani.
Ma ha anche colto l’occasione per annunciare iniziative già in cantiere mirate a migliorare la viabilità e i servizi a Cuturella. Nel corso della manifestazione infatti, Luigi Stanizzi aveva pubblicamente denunciato che diversi prestigiosi ospiti diretti a Cuturella da Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e altre città per partecipare al Premio, avevano sbagliato strada per la mancanza assoluta di segnali stradali visibili che indicano la frazione di Cropani: Cuturella appunto.
Alcuni ospiti rimasti disorientati in strade sterrate senza indicazioni, prive di segnaletica,  e con navigatori non sempre affidabili,  sono stati raggiunti in macchina da volontari per potere imboccare la strada giusta e arrivare finalmente a Cuturella. Altra denuncia pubblica, la mancanza del medico in un’ambulanza intervenuta a Cuturella qualche giorno prima per soccorrere un paziente grave, che ha rischiato la vita, aiutato provvidenzialmente da un’infermiera.
A tutti i premiati sono  stati  consegnati dall’ Arcivescovo una targa incisa, una copia del libro “Cuturella Paese Mio” di Angelo Grano e una copia del libro “Tradizioni in Calabria”  di Concetta Basile a cura di Luigi Stanizzi.  Del Comitato d’Onore Premio Mar Jonio fanno parte Luigi Stanizzi (Presidente e Fondatore del Premio); Angelo Grano (Presidente Pro Loco Cropani); Mons. Claudio Maniago (Arcivescovo Metropolita); Pasqualino Pandullo (Caporedattore Rai Calabria); Fulco Ruffo di Calabria (Principe); Giuseppe Soluri (Presidente Ordine Giornalisti Calabria); Giuseppe Spagnuolo (Presidente Credito Cooperativo Centro Calabria).
La frase guida dell’evento è stata: “Se non vedete cose straordinarie e  miracoli Voi non credete” (Vangelo secondo Giovanni). Il coordinamento dell’intera manifestazione culturale è stato affidato a Valentina Caramuta. Le performance musicali sono state curate dal maestro e compositore Luigi Cimino, che con il suo sassofono  ha deliziato il pubblico. L’inno a San Michele infine è stato cantato in chiusura dall’autore cuturellese Michele Ligarò.
I musicisti Mario Migliarese e Michele Stanizzi cureranno la parte musicale nell’edizione estiva del  premio che si terrà in agosto 2023, sempre se la manifestazione verrà sostenuta seppure un minimo dalle istituzioni. Il Premio Mar Jonio ha come obiettivo sociale e culturale di assegnare ogni anno un riconoscimento a personalità che con le loro opere e la loro vita onorano la nostra terra di Calabria. Ringraziamenti particolari per la riuscita della manifestazione invernale al parroco don Valentino Cubello, a Giuseppe Filtrante e ai fratelli Alberto e Alessandro Brescia. Uno dei momenti più toccanti della cerimonia si è registrato quando il presentatore ha invitato tutti ad alzarsi, in onore e memoria del generale e prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, assassinati a Palermo da criminali mafiosi.
Stanizzi ha chiesto al comandante della stazione Carabinieri di Cropani, Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi, di fare pervenire a Simona dalla Chiesa il Premio Mar Jonio che non ha potuto ritirare di persona per motivi di salute. Il comandante ha accettato di buon grado.
Ecco la comunicazione che Simona dalla Chiesa ha fatto pervenire alla Presidenza del Premio Mar Jonio: «Carissimi tutti, (perdonatemi questo modo informale in cui vorrei accomunarvi nel mio pensiero) avrei tanto voluto essere oggi tra Voi e trascorrere questa serata insieme. Purtroppo un incontro un po’ troppo ravvicinato in queste settimane con il Covid prima e subito dopo con l’Australiana mi hanno costretta a letto. Ho sperato fino all’ultimo di potercela fare… ma non mi è stato davvero possibile!».
«Sono profondamente grata – continua il messaggio – alla Giuria del Premio per il riconoscimento che mi è stato gentilmente assegnato. Devo confessare che mi ha emozionato leggere, accanto al mio nome, la definizione di “promotrice di legalità”! È una definizione che condivido con tutti coloro che, nella scuola, nelle Istituzioni, nell’associazionismo, nelle professioni e anche semplicemente all’interno del proprio ambiente familiare e di lavoro, si impegnano per testimoniare attivamente i valori di onestà e giustizia, di solidarietà verso il prossimo, di rispetto delle regole, manifestando, insomma, quel senso di responsabilità che ci vede tutti parte di un un unico progetto di vita».
«In questi anni ho incontrato tanti giovani, e giovanissimi, ai quali ho cercato di trasmettere fiducia  in questi valori, a cui ho parlato delle vicende drammatiche che hanno segnato il nostro Paese, ho raccontato la storia di mio padre, e, insieme, la storia di un’Italia ferita nei suoi sentimenti più profondi – si legge ancora –. Ho cercato di fare Memoria, insomma, perchè non si può semplicemente “passare oltre”…. Ma ho sempre voluto sottolineare con forza come questa stessa Italia sia stata però capace di reagire e di cercare, anche a costo di grandi sacrifici, di ritrovare la strada della verità. Questi giovani, da nord a sud, hanno ascoltato, si sono confrontati, hanno creduto in un nuovo impegno sociale che li vedesse protagonisti, e sotto la guida dei loro insegnanti, hanno percorso insieme un importante tratto di strada nella formazione della loro coscienza civica».
«Un’esperienza bellissima – conclude – che attraverso gli anni e i luoghi, e con il contributo di tantissime persone, ha costruito legami, affetti, ricordi e soprattutto impegno. Ancora grazie, dunque, per la vostra attenzione, un grazie davvero particolare al nostro Arcivescovo, Mons. Maniago, e a ognuno di voi, con sincerità e affetto, auguro un anno ricco di sorrisi che illuminino la vita privata, e portino gentilezza (quella evocata da Papa Francesco) nella grande famiglia umana». (rcz)