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Laura Ferrara

Laura Ferrara (M5S): La depurazione delle acque deve essere una priorità per la Regione Calabria

L’eurodeputata del Movimento 5 StelleLaura Ferrara, ha ribadito che la «depurazione delle acque deve essere una priorità per la Regione Calabria, perché a queste risorse andranno ad aggiungersi quelle previste nel PNRR per interventi delle reti fognarie così da rendere più efficace la depurazione delle acque reflue migliorando, quindi, lo stato di salute delle acque marino costiere ed interne».

La Ferrara, infatti, ha commentato in una nota l’annuncio, da parte dell’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio, di nuovi finanziamenti da destinare al comparto depurativo. Per la precisione, si tratta di 76 milioni di euro: «leggo con favore che la Regione Calabria avrebbe già pronti tali risorse così da aiutare i Comuni, 34 quelli coinvolti, ad uscire dalle procedure di infrazione aperte dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia. Sono numerosi, oltre la metà, gli agglomerati calabresi interessati dalle tre procedure d’infrazione che coinvolgono il nostro Paese. Per una di queste, occorre ricordarlo, vi è già la condanna a sanzioni pecuniarie per la violazione della direttiva 91/271/Cee».

«Sarebbe opportuno – ha aggiunto – conoscere al più presto la programmazione che riguarda questo specifico finanziamento. Non è chiaro, infatti, se i finanziamenti annunciati ieri rientrano nel Por Calabria 14-20 o sono nuove risorse che si aggiungono ai circa 66 milioni di euro a valere sul Fesr e di cui chiedevo conto alla Commissione in un interrogazione, circa un mese fa.Risorse utili a finanziare, come mi scriveva testualmente la Commissione europea “19 progetti, per un totale di 49,4 milioni di euro, riguardanti i comuni che rientrano della procedura d’infrazione 2014/2059; 4 progetti per i comuni di oltre 15 000 abitanti, per un valore di 16,6 milioni di euro, riguardanti i comuni che rientrano nell’ambito della procedura d’infrazione 2004/2034″».

«Il primo, vero, cambio di passo – ha proseguito – si evidenzierebbe quindi con una maggiore trasparenza circa l’uso dei fondi destinati ai vari progetti. Da tempo denuncio l’assoluta mancanza di informazioni chiare e puntuali sulla spesa delle ingenti risorse che negli anni sono state destinate al comparto depurativo. Tale carenza è riscontabile nella lentezza con cui si procede all’aggiornamento della “Banca dati depurazione Calabria” aggiornata all’aprile 2020 e in cui nulla è indicato in merito alla procedura 2017/2081 che coinvolge decine di agglomerati calabresi».

«La Regione Calabria ed i Comuni sono, dunque – ha concluso – chiamati alla responsabilità, al monitoraggio e al perseguimento costante degli obiettivi. Non dovranno ripetersi gli errori del passato, i gravi ritardi che si sono accumulati hanno compromesso, in maniera strutturale, la salute delle persone e quella delle acque dei nostri territori». (rrm)