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Lavoratori Legge 12/2014: Giunta stabilizzi i precari della Regione Calabria

Il Comitato Lavoratori della Legge 12/2014 hanno lanciato un appello all’assessore regionale Francesco Talarico, affinché predisponga tutti gli atti necessari affinché «la Giunta regionale possa deliberare l’iscrizione in Bilancio dei fondi già individuati per dare copertura finanziaria alla Legge 12/2014 e mettere finalmente la parola fine, dopo tanti anni, alla stabilizzazione dei precari della Regione Calabria».

«Al contempo – ha aggiunto – chiediamo ai rappresentanti delle forze politiche firmatarie della mozione n. 164 del 30/09/2019, alcuni dei quali ancora oggi presenti in Consiglio regionale, di sostenere e sollecitare questa nostra richiesta».

La legge regionale 12/2014, infatti, è stata scritta «per mettere, finalmente – si legge in una nota – fine al precariato nella Regione Calabria e il cui iter amministrativo ha interessato ben tre legislature regionali. Addirittura il 30/09/2019 l’allegata mozione n. 164, votata trasversalmente da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, senza distinzione di colori o di appartenenze, impegnava la Giunta regionale e il Presidente pro tempore ad adottare, con urgenza, “…ogni provvedimento necessario ed idoneo ad assicurare un percorso di salvaguardia e storicizzazione di tutte le unità lavorative riportate negli allegati A e B del decreto n. 2523 del 04/03/2019, dando pertanto piena ed immediata attuazione alla Legge regionale 01/2014 oggetto di interpretazione autentica con la Legge 12/2014».

«Tutte le forze politiche quindi – prosegue la nota – con il pieno e unitario sostegno delle sigle sindacali, dopo un lungo e tortuoso iter burocratico-amministrativo durato ben 5 anni, sollecitavano Giunta e presidente pro tempore a dare finalmente attuazione ad una Legge regionale che mirava a mettere fine al precariato storico regionale, e venivano finalmente avviate le procedure di stabilizzazione. La nuova Giunta regionale, insediatasi a seguito delle elezioni del 26 Gennaio 2020, diede continuità a quanto già avviato nella precedente Legislatura attraverso l’azione dell’Assessore Fausto Orsomarso e con la piena approvazione della compianta presidente Jole Santelli».

«Da allora – prosegue ancora la nota del Comitato – si sono susseguiti ulteriori atti, Decreti, verifiche amministrative e controlli vari e, finalmente, con il Decreto 11614 del 12/11/2020, è stata approvata la graduatoria generale della Legge regionale n. 12 del 07/07/2014, secondo i criteri di ponderazione di cui alla DGR n. 420 del 10/10/2014. Contestualmente, l’Assessorato al Lavoro ha infine individuato i fondi necessari a garantire la copertura finanziaria delle suddette procedure di stabilizzazione.  Una procedura di attuazione di una Legge regionale del 2014, durata oltre 5 anni, finalizzata al superamento del precariato regionale, voluta e sostenuta unitariamente dalle sigle sindacali, sollecitata con una mozione dai partiti di centro destra e di centro sinistra, e posta in essere da ben tre diverse amministrazioni regionali viene oggi incredibilmente classificata, non si comprende come e da chi, quale “atto di straordinaria amministrazione”, proprio nel momento in cui il complesso iter burocratico e amministrativo era finalmente giunto a compimento». 

«Non portare in Giunta – continua la nota – la delibera che consentirebbe finalmente l’attuazione della Legge 12/2014, pur in presenza dei necessari atti amministrativi e della copertura finanziaria, rinviando tutto all’approvazione del nuovo bilancio (sulla cui tempistica sussistono notevoli incertezze), è assurdo e incomprensibile. Le stesse forze politiche che hanno sollecitato la definizione di questa triste vicenda, che interessa numerosi precari calabresi e le rispettive famiglie, non possono oggi tirarsi indietro per cavilli burocratici o per inspiegabili ragioni di opportunità legati alla fine di questa Legislatura, considerata la storia documentata della Legge 12/2014. Sarebbe un assurdo e incomprensibile paradosso». (rrm)