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Civico 5.0

Legambiente presenta i dati calabresi del monitoraggio “Civico 5.0”

Domani pomeriggio, alle 15.30, in diretta FB sulla pagina di Legambiente Calabria, Legambiente presenta i dati calabresi del monitoraggio Civico 5.0, la campagna nazionale di Legambiente che nasce con l’obiettivo di stimolare tutta la filiera che ruota intorno al mondo dei condomini e a ripensare a questi spazi, sia in termini di opportunità di riqualificazione edilizia che di creazione di senso di comunità.

La campagna parte dall’applicazione di soluzioni che possano non solo ridurre i costi nel bilancio familiare, ma anche migliorare la qualità di vita, il comfort abitativo e contribuire in modo importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, contro l’inquinamento atmosferico e la riduzione di risorse importanti come l’acqua e il suolo.

Il report, quest’anno, ha coinvolto 38 famiglie, di cui 9 in edilizia popolare, nelle città di Torino, Modena, Roma, Napoli e Reggio Calabria, in particolare il quartiere Arghillà.

Saranno presenti l’assessore alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria Sergio De Caprio; il vicesindaco della città di Reggio Calabria, Antonino Perna; la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta; la direttrice di Legambiente Calabria,Caterina Cristofaro; la responsabile Energia di Legambiente Katiuscia EroeSibilla Amato dell’Ufficio Energia di Legambiente; la presidente del Circolo di Reggio Calabria, Nicoletta Palladino; lo specialista assistenza tecnica Fassa Bortolo, Alessandro Fasano; la responsabile affari istituzionali territoriali Over Fiber, Paola Martinez; l’amministratore delegato di Azzero CO2, Sandro Scollato; il responsabile Anaci Rc, Gaetano Mulonia.

Nell’Italia del Superbonus – l’incentivo per la riqualificazione edilizia più generoso al mondo – la precarietà energetica è un fenomeno in costante crescita che colpisce oltre due milioni di famiglie: a incidere particolarmente sui loro bilanci è la spesa termica, che può arrivare, in casi eccezionali, a superare i 3 mila euro annui. Sebbene dall’inizio del 2021 gli interventi di efficientamento siano cresciuti del 514%, questi hanno interessato le categorie di famiglie più agiate, procedendo a ritmi troppo lenti nell’edilizia pubblica e, soprattutto, nelle periferie. Altrettanto lenti, se non del tutto inesistenti, gli strumenti per facilitare l’accesso agli incentivi delle famiglie in difficoltà, non in grado di sostenere i costi extra bonus, che vivono criticità dell’abitare spesso al limite. (rrm)