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Lella Golfo, Mattarella e donne di Calabria venerdì alla Sapienza per i 35 anni della Fondazione Bellisario

Lella Golfo, Mattarella e donne di Calabria venerdì alla Sapienza per i 35 anni della Fondazione Bellisario

di PINO NANO – «Una donna sola può andare lontano ma è solo insieme che possiamo fare la differenza, non solo per noi stesse, non solo per le donne ma per il Paese e per il Pianeta».

Profumi e valori tutti calabresi venerdì 24 febbraio nell’aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per i 35 anni della Fondazione Marisa Bellisario di cui è presidente Lella Golfo, storica “Pasionaria” calabrese che ha il grande merito di aver dato dignità al mondo femminile e di aver fatto della Fondazione una sorta di portaerei di eccellenze femminili

«Trentacinque anni – dice Lella Golfo – sono un traguardo importante, ancor più per un’associazione femminile e nel nostro Paese. Una sorta di “primato dell’eccellenza” confermato dalla presenza al nostro evento celebrativo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: un onore e un riconoscimento che m’inorgoglisce». 

Alla cerimonia di venerdì prossimo alla Sapienza ci saranno parte delle oltre 600 Mele d’Oro premiate, donne di primissimo piano della vita sociale politica ed economica della storia della Repubblica, un mondo a cui la Fondazione Marisa Bellisario ha dato nome corpo dignità e valore aggiunto, e proprio grazie a questa “ex ragazza di Calabria” che ha dedicato tutta la sua vita all’impegno sociale e alle battaglie in difesa delle donne. Altro che 8 marzo, Lella Golfo è tutti gli 8 marzo di questo secolo e di quello precedente messi assieme.

«Con noi – anticipa – ci saranno la prima Rettrice della Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, mela d’oro anche lei, e poi ancora le ministre Casellati e Bernini, il Presidente della Commissione esaminatrice del Premio Marisa Bellisario, Gianni Letta e poi tantissime altre donne eccellenti».

«E ad arricchire l’evento, proporremo – aggiunge Lella Golfo – dei video davvero emozionanti che raccontano 35 anni di impegno per le donne e per il Paese e tante altre sorprese! Sarà un evento memorabile che metterà ancora una volta sotto i riflettori il grande valore delle donne». 

Presidente Golfo, qualche nome legato alla Calabria?

«Le assicuro, avremo il fior fiore della storia della nostra terra. Accanto a me ci saranno imprenditrici di grande successo, da Gloria Tenuta a Pina Perri, da Mariella De Florio a Pina Amarelli, manager come Teresa Ruberto e Angela Marcello, ma anche due giovani neolaureate, Martina Cagliostro e Roberta Monteleone. Saranno loro le Mele d’Oro calabresi presenti all’evento, e per me questo è motivo di immensa gioia personale. E insieme a loro, ci sarà anche un parterre di donne d’eccellenza come Elisabetta Belloni, Maria Bianca Farina, Lucia Annunziata, Paola Severino, Gabriella Palmieri Sandulli, Annamaria Tarantola, Luciana Lamorgese, Alessandra Ghisleri, Susanna Camusso, Federica Angeli, Livia Pomodoro, Alessandra Perrazzelli, Cristina Scocchia, Maria Latella, Mariella Enoc, Teresa Fornaro, Titti Postiglione, Margherita Boniver, Livia Turco e tantissime altre».

Scusate se è poco.

35 anni di Fondazione Bellisario, sono tanti?

«È l’altra mia figlia, la Fondazione Marisa Bellisario. Una casa, una famiglia, una ragione di vita. E allora voglio concludere con la testimonianza di due persone che forse meglio di me possono raccontarvi il significato del mio impegno. In questi trent’anni di vita della Fondazione Bellisario mi scriveva Antonio Catricalà, un amico caro, un consigliere prezioso, un fratello che ci ha lasciati troppo presto, ho visto piantare il seme della parità uomo-donna in un terreno arido come il suolo italiano, infestato da una cultura patriarcale dura da estirpare. Quel seme oggi è germogliato, ha prodotto cambiamenti rilevanti come la legge sulle quote che senza la determinazione di Lella Golfo, anima della Fondazione, sarebbe rimasta un semplice progetto sepolto negli archivi degli uffici parlamentari. Quel germoglio però ha bisogno ancora di cure attente perché resta molto da fare. Per questo tutti, donne e uomini, dobbiamo augurare alla Fondazione almeno altri 30 anni di vita: senza il suo contributo quel soffitto di cristallo che impedisce al genere femminile di occupare posizioni di massima responsabilità, e nel quale si iniziano a vedere vistose crepe, non potrà mai essere demolito». (pn)