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Laura Ferrara

L’eurodeputata Ferrara (M5S) su inclusione Statale 106 nella Rete Ten-T Core

L’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara, ha risposto alla lettera inviatale da Fabio Pugliese, in merito alla richiesta di includere la Statale 106 nella rete Ten-T Core, spiegando che, dopo le numerose sollecitazioni, «ora è responsabilità della stessa Commissione, la modifica o meno dei parametri sulle cui basi vengono costruite le Reti Ten».

«Come certamente saprà – si legge – oltre un anno fa, quindi a dicembre 2020, tramite interrogazione scritta chiedevo alla Commissione europea l’inclusione dell’INTERA area ionica calabrese nella revisione della rete Centrale Ten-T, nonché nei negoziati interistituzionali sull’MCE (Programma europeo finalizzato ad accelerare gli investimenti nel settore delle reti transeuropee per il periodo 2021-2027)».

«Successivamente, lo scorso 29 settembre – ha aggiunto – reiteravo le suddette istanze in una nuova interrogazione per la quale sono ancora in attesa di risposta da parte della Commissione europea. Atteso che la rete Ten-T dovrebbe garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l’accessibilità a tutte le aree dell’Ue, comprese quelle più remote, stimolando in tal modo la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze, nella mia ultima interpellanza segnalavo alla Ceche non è più differibile la revisione almeno (e sottolineo almeno) della tratta ionica Taranto-Crotone da Rete Comprehensive a Core considerati i termini più ravvicinati di realizzazione previsti per la suddetta Rete (cioè il 2030 rispetto al 2050 previsto dalla Rete Comprehnsive)».

«Formalmente – ha proseguito – concludevo quindi la mia istanza ponendo alla CE i seguenti quesiti formali: “..come intende aggiornare la metodologia usata per conseguire gli obiettivi della politica Ten-T per garantire l’accessibilità e la connettività di tutte le aree europee e dell’area jonica calabrese?”- e ancora: “Intende rivedere i requisiti identificativi dei nodi principali della rete centrale per passeggeri e traffico merci, considerato che l’area in oggetto è logisticamente ottimale per i commerci e i flussi provenienti da Oriente e diretti verso l’Europa continentale?”».

«È facile e chiaro, dunque – ha proseguito – comprendere come la mia sia una posizione di tutela del diritto alla mobilità di tutta l’area ionica calabrese. La Commissione Europea è stata abbondantemente edotta e sollecitata su questo specifico tema attraverso tutti gli strumenti istituzionali a mia disposizione. Ora è responsabilità della stessa Commissione, anche a seguito delle diverse sollecitazioni giunte da parte mia, la modifica o meno dei parametri sulle cui basi vengono costruite le Reti Ten».

«Infatti – ha concluso – è proprio questo il principale ostacolo all’inserimento di nuove tratte, soprattutto per quanto concerne la Rete Core. Credo sia chiaro, alla luce delle risposte sul tema fornitemi dalla Commissione, che la stessa potrebbe valutare positivamente la proposta di inserimento della fascia ionica nella Rete Core essenzialmente sulla base dei criteri oggettivi stabiliti nella metodologia Ten-T. Ed è proprio sulla modifica di questa metodologia che personalmente sto sollecitando a più  riprese la Commissione europea e senza la quale qualsiasi richiesta potrebbe non essere accolta». (rrm)