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L’OPINIONE / Eduardo Lamberti Castronuovo: Si ospiti Fedez in qualunque altro momento, non a Festa di Madonna

di EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVOQuesta locuzione probabilmente andava bene nel medioevo. Oggi non è più attuale e, a mio sommesso parere, non può e non deve riferirsi a nessuno. Neppure quando la fonte più che autorevole è autoritaria. Che la chiesa reggina, come scrivono numerose testate online, abbia voluto mettere fine alle polemiche circa la partecipazione del cantautore Fedez ai festeggiamenti civili in onore della Madonna della Consolazione, non mi convince per nulla, sia per il contenuto che per le argomentazioni addotte.

Mi risulta che molti sacerdoti, addirittura durante l’omelia abbiano aspramente criticato la presenza di questo “signore” tra coloro i quali dovrebbero festeggiare con il popolo, attingendo alle risorse comunali in maniera cospicua. Ma questo è un altro tema che qui non trattiamo. Come faccia l’organo ufficiale della chiesa reggina ad esortare il popolo consigliando di accogliere anche chi si oppone fortemente alla fede cattolica, resta sinceramente un mistero. E non è certo un mistero glorioso!

Qualche anno fa, oltre ogni ragionevole dubbio, l’Arcivescovo di Reggio del tempo, disse con chiarezza che i festeggiamenti civili devono, non possono, essere in linea con quelli religiosi, visto che essi sono dichiarati in onore della Patrona della città. Gli stessi portatori della vara, benemerita associazione che porta davvero sulle spalle il peso della processione, hanno emanato un comunicato stampa dove evocano, oltre che il disappunto, anche le parole di sua Eccellenza Mons. Ferro, arcivescovo rimasto nel cuore dei reggini per la sua saggezza e bonomia.

Che la chiesa cattolica accolga tutti è assolutamente accettabile, se non addirittura auspicabile, ma che si accolga durante le feste mariane, un tizio che mette in dubbio con le parole delle sue canzoni addirittura la verginità di Maria Santissima e l’esistenza di quello che è il canone fondante della fede cattolica, cioè la resurrezione, non ha nulla a che vedere con il perdono ben che meno con l’accoglienza.

Si ospiti Fedez in qualunque altro momento dell’anno anche perché i suoi fans con gridolini al seguito, riteniamo senza conoscere neppure le parole delle sue canzoni, sono sicuramente tanti. Ma la festa della patrona della città è sacrosanta ed inviolabile. Ed è altra cosa rispetto alle sagre gastronomiche.

La voce del popolo è condensata nel motto dialettale: «Cu terremotu, cu guerra e cu pace, sta festa si fici sta festa si faci», non mi sembra di ricordare che ci siano anche quelli come Fedez in questo motto.

Non ci sarebbe mai stato se non ci fosse un’amministrazione sorda ed incapace di interpretare la pietà popolare. La processione altro non è che un momento in cui si manifesta la pietà di un popolo che si è posto sotto la protezione di Maria Santissima della Consolazione. Non la si può offendere con chi ne dissacra l’immagine oltraggiandola oltremisura. (rrc)