di EMILIO ERRIGO – Gli Imbarcaderi, i Porti, la Logistica Portuale e Retroportuale, presenti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, (Reggio e Villa San Giovanni) AdSP dello Stretto, escludendo i porti e le aree demaniali, rientranti nella competenza amministrativa dell’AdSP, sede legale di Gioia Tauro, hanno storicamente rappresentato quanto di meglio potessero offrire il mercato dei trasporti via Mare-Porto e la logistica portuale e retroportuale del Mezzogiorno.
L’evoluzione delle così chiamate, Autostrade del Mare e l’affievolirsi del trasporto via reti autostradali su gomma, a favore delle reti trasportistiche ferroviarie e vie del mare, se da molti profili si è riscontrata una diminuzione di traffico veicolare su gomma dei mezzi pesanti(camion) e autoveicoli leggeri (auto), sulle Autostrade e interconnessioni costiere, da altro punto di analisi, si è assistiti a una saturazione delle vie di accesso e uscita agli imbarchi portuali, con conseguenze economiche sicuramente favorevoli per le attività locali imprenditoriali, turistiche, di contro problematiche ambientali non gradevoli per gli abitanti delle Città e Comuni Portuali di riferimento.
I flussi di traffici veicolari e passeggeri, dalla Calabria verso la Sicilia e i movimenti registrati da Villa San Giovanni e Reggio Calabria, in direzione Messina, fanno dei due imbarcaderi multi task portuali, tra i più importanti tra i porti passeggeri e automezzi d’Italia per la continuità territoriale.
I costi e benefici economici e sociali, sono sicuramente di segno positivo verso i benefici economici e sociali, anche e soprattutto per il minor tasso di inquinanti presenti nei carburanti di ultima generazione. In questi giorni sono in corso di ultimazione le procedure amministrative per l’acquisizione ufficiale delle aree demaniali marittime a favore dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.
Ho appreso da fonte qualificata attendibile, che tra breve tempo, forse uno o due giorni lavorativi, avverrà la formale “Consegna Demaniale del Porto” e delle specifiche aree demaniali del Porto di Saline Joniche, situato a circa 20 chilometri dalla sempre “bella e verde” Reggio Calabria.
A mio convincimento questa nuova acquisizione di una complessa e complicata infrastruttura portuale dormiente e aree retroportuali vicine, necessitano di un consistente e generalizzato impegno amministrativo e finanziario da parte dell’AdSP dello Stretto.
Se come credo, il determinato, ben motivato ed esperto Presidente dell’AdSP, l’Ing. Mario Mega, sarà messo nelle migliori condizioni ambientali e operative, per poter iniziare il lavori di messa in sicurezza delle opere marittime soprattutto, compreso il dragaggio della sabbia balneabile che ostruisce l’entrata del porto , la navigabilità in sicurezza e la praticabilità delle esistenti banchine del Porto, necessarie e urgenti, per la riattivazione funzionale delle infrastrutture portuali e necessarie opere marittime ausiliarie, i benefici economici, occupazionale e sociali, per il territorio saranno rilevantissimi.
Io credo molto nella vittoria di questa importante scommessa pubblica economica marittima e portuale di Saline Joniche.
Occorre solo sostenere e supportare politicamente, finanziariamente e amministrativamente, tutte le iniziative volte alla realizzazione delle infrastrutture portuali, finalizzate alla costruzione di opere strategiche, a cura del Presidente Mega e del suo Comitato di Gestione dell’Autorità dello Stretto.
Come ha più volte affermato e sostenuto pubblicamente e nelle sedi istituzionali, la Parlamentare del territorio l’On. Maria Tripodi, sempre molto attiva e propositiva, Saline Joniche può e deve rappresentare, per i 97 Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la più estesa area Logistica retroportuale disponibile e necessaria per la crescita economica della parte ionica della Provincia di Reggio Calabria.
I presupposti logistici sono presenti tutti, ANAS è pronta per adeguare e ridondare le infrastrutture delle reti super stradali esistenti, il Management delle Ferrovie dello Stato, ha in corso azioni a favore della manutenzione delle interconnessioni logistiche ferroviarie, via Reggio Calabria-Taranto, adeguando il tracciato ferroviario, già presente latitante al Porto, la nuova compagine societaria di gestione Sacal, voluta dalla Presidenza Roberto Occhiuto, dell’ Aeroporto “Tito Minniti” dello Stretto, situato a pochi chilometri, parrebbe che intenda creare un riposizionamento strategico e funzionale dell’Aeroporto di Reggio Calabria, aree retroportuali estese, libere da insediamenti industriali inutili e comunque da liberare al più presto tecnicamente e amministrativamente possibile.
Tanti ettari di territorio demaniale marittimo e pubblico, da rendere fruibili a quanti intendono investire capitali privati e pubblici a Saline Joniche. Far rientrare tutto il territorio di Saline Joniche nell’area Zes della Calabria, deve essere una priorità del Governo Regionale e Nazionale.
Importante che l’iniziativa privata nelle aree portuali e retroportuali sia veramente libera da condizionamenti criminali, sempre in agguato e in volo come avvoltoi affamati. Il moltiplicatore forza di reddito d’impresa portuale e dei servizi portuali annessi e connessi, sono rapportati su parametri di convenienza d’investimento incentivanti.
Per semplificare e rendere più chiara l’idea, su 100 euro investiti nelle Aree demaniali e Spazi retroportuali a Saline Joniche, il coefficiente di tornaconto economico sarà superiore 300/400 euro di incremento reddituale, sia nelle attività d’impresa, che nei servizi portuali, senza calcolare i sicuro vantaggio economico a beneficio degli operatori della logistica entro e retro portuale.
Il futuro di Saline Joniche è complessivamente a somma economica e sociale sicuramente positiva. La vicinissima sorella Sicilia alla quale ci unisce il Mare Jonio, con le sue mete turistiche raggiungibili via mare, rendono appetibili agli Armatori navali e agli opetatori turistici, nazionali ed esteri, aprire linee di traffico pregiato e investire nella Calabria Jonica.
Occorre solo lasciare lavorare chi vuole fare e fare bene, in santa pace, senza interferenze dannose per la già fragile economia dei Comuni Jonici e Grecanici della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Il presente e futuro dei Giovani Calabresi dello Jonio, si chiama Saline Joniche!
[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario di Management delle Attività Portuali, e Consigliere Giuridico Economico Finanziario Internazionale]