di ENZO MUSOLINO – È apparso ed e’ presto svanito – a Villa San Giovanni – l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci.
Ha partecipato stamane 30 gennaio 2025 ad un incontro ristretto a Palazzo San Giovanni. Nei giorni scorsi avevamo chiesto notizie di questo appuntamento, avevamo chiesto che fossero invitate le famiglie che abitano nelle case oggetto dei vincoli d’esproprio.
Avremmo voluto incontrarlo pubblicamente, magari nel corso di una conferenza stampa allargata, alla presenza dei Comitati, dei Partiti, della cittadinanza attiva.
Per ascoltare, per fare qualche domanda, per instaurare un dibattito da troppo tempo negato. Attenzione, è tutto legittimo! È legittimo che i pochi amministratori presenti abbiano ricevuto le novità evidentemente proposte dal “commissario dello Stretto”, è legittimo che – una volta abolito ex legge il dibattito pubblico sull’opera – si decida per un rapporto “tête-à-tête” limitato ai supremi eletti.
Tutto legittimo, quindi, ma senz’altro anche profondamente ingiusto.
E non perché si rivendichi il diritto alla protesta, non perché si volesse rispolverare qualche vecchio megafono, ormai un rottame arrugginito del passato, ma perché così si soffoca la fame di verità e di conoscenza che attanaglia una cittadinanza confusa, in preda alle notizie più disparate e controverse.
Se tutto fosse chiaro non ci sarebbe alcun bisogno di confronto; se non ci fossero dubbi e pericoli per la salute e l’ambiente, avremmo ben lasciato l’ad Ciucci alle cure degli amministratori pro tempore ma non è così, non siamo per nulla tranquilli.
Ecco qualche domanda che avremmo voluto porre: A fronte di un progetto così limitato e carente, anche e soprattutto in relazione ai cavi non testati del Ponte, non sarebbe ora di tornare ad una fase di studi preliminari, ad un approccio più scientifico su materiali e prove dinamiche? A fronte del rischio sismico legato alle faglie attive del territorio, non sarebbe opportuno chiedere un parere ufficiale all’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, invece di denunciarne il Presidente per le interviste scomode rilasciate? A fronte dei numeri ballerini sul “fronte navigabile”, si potrebbero coinvolgere le più grandi compagnie di navigazione – che attualmente passano per lo Stretto – per approfondire lo stato dell’arte sul fenomeno del gigantismo navale e sull’utilità ai commerci di un potenziale “muro” tra Villa e Messina? A fronte delle tante raccomandazioni/prescrizioni espresse dal comitato scientifico e dalla commissione Via Vas, non sarebbe opportuno “ottemperare” prima di procedere alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera? In assenza di un’esigenza reale legata al flusso di traffico tra le due sponde dello Stretto, a cosa risponde questa accelerazione sull’Opera?
E perché, contestualmente, scemano gli investimenti pubblici sulle navi traghetto e i mezzi veloci? A fronte dei dubbi espressi dall’Autorità anti Corruzione, Perché con un appalto riesumato e notevolmente incrementato nei valori – da quattro a quattordici miliardi di euro – non si procede ad una nuova gara pubblica, così come prevede la normativa europea?
Perché non si pretende dall’appaltatore di rinunciare al contenzioso per risarcimento danni contro lo Stato/committente? Perché si vuole procedere per stralci funzionali, per cantieri distinti, senza un progetto generale esecutivo davvero completo, anche con riferimento all’analisi sui rischi alla salute per i cittadini villesi e di Torre Faro, quelli “sotto il Ponte”? Perché quest’opera colossale non ha una seria analisi economica costi/benefici?
Questo, e tanto altro, avremmo voluto chiedere e crediamo che tutti i cittadini di Villa, di Messina e di Reggio, avrebbero piacere di avere qualche risposta chiara.
Se, per altro, queste o simili domande siano state oggi (giovedì 30 ndr) poste dai consiglieri villesi a Ciucci – e speriamo davvero sia stato così – chiediamo a tutti gli amministratori eletti, di maggioranza e di opposizione, di indire presto una conferenza stampa allargata ai cittadini per dirci cosa ha detto
Ciucci, chi è intervenuto all’incontro, quali dubbi siano stati sollevati, quali le risposte fornite. Ci sembra il minimo, è l’essenziale. (em)
[Enzo Musolino è segretario Circolo PD Tonino Giordano Villa San Giovanni]